Ma perché dobbiamo continuare questa propaganda dell’Isis? Faranno come vogliono, no? Invece noi gli andiamo dietro: parliamo delle loro azioni violente, dei siti dove cercano persone che si arruolino ecc. È quello che vogliono e noi gli stiamo dando una mano nella politica del terrore tra la gente. Tanto se vogliono, arrivano senza proclami. Lauretta, ilgiorno.it

L’ISIS, ormai, si è trasformato in una sorta di Hollywood del terrore. I suoi filmati sono studiati, ogni comunicato viene fatto con una regia sapiente. L’intento è quello di essere veicolo di propaganda, diffondendo prodotti di grande efficacia realizzati con una duplice finalità: spaventare l’Occidente e arruolare foreign fighters con la suggestiva proposta della terra promessa. Insomma, l’Isis sta facendo opera di proselitismo trasformano morti e uccisioni in una sorta di videogioco. La trasmissione di quei video horror ha avuto però anche il merito di elevare la nostra consapevolezza: un anno fa pochi sapevano di Isis, oggi siamo tutti informati. Ora sarebbe importante che i media, invece di limitarsi a riportare la “notizia” sopperissero con la loro professionalità alla carenza di spiegazioni. Il problema è che troppo spesso non è così: loro ci conoscono alla perfezione, noi chiudiamo gli occhi per non conoscerli. [email protected]