Inutile scaldarsi tanto per il rialzo dei costi del carburante. Le strade sono sempre cronicamente trafficate. Viene da pensare che gli italiani possono permettersi tutte queste tasse indirette. Lulo, ilgiorno.it

È bastato un solo giorno di aumento del prezzo del petrolio sui mercati internazionali perché immediatamente le compagnie ritoccassero al rialzo i prezzi dei carburanti. Inaccettabile. Kikko, ilgiorno.it

IL PREZZO della benzina è legato a una serie di fattori geopolitici difficili da interpretare. E se da dicembre (per la prima volta dalla recessione del 2009), il barile è sceso sotto i 60 dollari, è rimasto inalterato ciò che paghiamo dal benzinaio. Anche perché l’utilizzo di energie alternative nonché l’inefficienza dei trasporti pubblici in Italia, non ci lasciano per ora alternative significative all’oro nero. E allora la strada dovrebbe essere quella della liberalizzazione del settore. Le associazioni di categoria hanno chiesto più volte, in passato, di dividere la produzione dalla vendita, rendendo liberi i gestori dei distributori di comprare da chi offre il prezzo migliore. Se non tutto il quantitativo, almeno un 50 per cento, così da favorire la concorrenza e i conseguenti ribassi. Niente di questo è stato fatto e ora la situazione è quella simile a una giungla, con le pompe bianche che sgomitano contro i giganti e con questi ultimi che fanno continue offerte per chiudere o rilevare i concorrenti “no logo”. In mezzo il «povero» automobilista….

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