IL 13 APRILE si riunirà in prima seduta l’Osservatorio «per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave». Dopo tanti «tira e molla» sembra si faccia finalmente per la prima volta sul serio. Speriamo non siano le solite sbruffonate alle quali questo governo da due anni a questa parte ci ha abituato. Su questo argomento ci vogliono decisioni serie.
Anna Furlan, Milano

FACCIAMO nostro l’augurio della lettrice perché è ormai evidente come la dipendenza dal gioco sia a pieno titolo una forma a sé stante di disturbo ossessivo compulsivo. Di più, con un giocatore patologico ogni 75 persone, l’azzardo deve essere considerato una vera e propria piaga sociale. Perché il gioco toglie tempo e risorse ad attività migliori, conduce a un deterioramento dei rapporti sociali e affettivi, provoca spesso la perdita del posto di lavoro e il fallimento del matrimonio e in ogni caso costituisce un profondo trauma per la famiglia del giocatore. Gratta e Vinci, slot machine, scommesse, giochi on line: l’azzardo ha un giro d’affari mondiale pari a 380 miliardi di euro; in Italia ha raggiunto gli 84,5 miliardi di euro nel 2014, posizionando il nostro Paese al primo posto in Europa e divenendo il terzo mercato nel mondo. Uno spreco di salute e soldi.
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