IL FLUSSO di profughi in fuga verso l’Europa non si ferma. E si allunga la lista dei morti che sono solo una piccola parte dei dispersi delle tante tragedie che rimangono senza neppure una cronaca. E continuiamo a assistere ad inutili vertici fra i Paesi europei con annesse proposte più o meno attuabili che poi vengono disattese. L’immigrazione di migliaia di persone non fa onore alla nostra civiltà ed è una vergogna per tutti. Aldo N., Milano

PROPRIO COSÌ, in questi ultimi 12 mesi il Mediterraneo ha continuato ad inghiottire uomini, donne e tanti (troppi) bambini, senza che l’Europa abbia fatto qualcosa per evitare che questo avvenisse quasi quotidiamente. Adesso ci sono almeno 500 persone rimaste nel mare Mediterraneo per le quali nessuna autorità nazionale o internazionale proclama giorni di lutto, avvia indagini, o anche solo ricorda in un misero comunicato stampa. Perché ad un anno da una delle più grandi tragedie dell’immigrazione (e conseguenti inutili dichiarazioni retoriche), ancora non sono stati messi in pratica canali sicuri e soprattutto legali per consentire ai richiedenti asilo di raggiungere l’Europa. Se sul piano politico l’attenzione è ora spostata sul documento Migration compact promosso dall’Italia per arrivare a un accordo con quei Paesi africani più stabili, sul piano umanitario le frontiere sono sempre più al collasso e, del naufragio dei 500, nessuno parla. [email protected]