PROCEDE a grande velocità e in preoccupante silenzio l’estensione del Ttip, l’accordo commerciale segreto tra Usa e Ue che metterà a rischio l’ambiente, le piccole imprese e i posti di lavoro. Un argomento di cui si parla pochissimo, ma le cui conseguenze potrebbero essere disastrose. Le regole del libero mercato americano infatti sono solo una truffa, più o meno intelligente. Ribelliamoci.
Valeria B., Milano

IL NOSTRO PAESE ha sempre avuto un atteggiamento “tifoso” rispetto al trattato e finora la scarsa informazione avuta sull’argomento non ha chiarito su quali elementi si basi tanto ottimismo. L’unico studio, ormai datato, parlava di perdite secche per l’agricoltura e per ampi settori della manifattura che – ricordiamolo – sono tra le poche voci positive per il disastrato Pil italiano. In realtà, non conviene a nessuno avere un mercato europeo saturo di prodotti e servizi Usa a basso costo e bassa qualità, perché questo comporterebbe una riduzione secca dell’occupazione, della base produttiva e della capacità regolatoria e decisionale dei singoli Stati. Il rischio, neppure troppo velato, è che i controlli di sicurezza alimentare, le etichettature trasparenti, la presenza di ormoni e residui di pesticidi e insetticidi nel cibo, nei cosmetici, la sicurezza della chimica vengano trattati come «ostacoli» al commercio, non come garanzie per i consumatori. Con buona pace del Made in Italy. [email protected]