Egregio Sig. De Carlo,
mi domando come si possa non capire che la causa dei problemi e dell’instabilità odierna venga dai Paesi che ancora oggi si dichiarano comunisti e soprattutto da quelli islamici.

Mi interessano in particolar modo i secondi:
installazione di missili Patriot in Turchia lungo il confine con la Siria, guerra in Siria, programma nucleare Iran, attentati in Irak, attentati in Pakistan, attentati in Afghanistan, cambiamenti di governi in Tunisia, Libia, Egitto.
Invece di sostenere e dimostrarsi amici e alleati nei fatti e non solo a parole nei confronti di Israele, i Paesi occidentali che fanno?

Lo lasciano solo, all’ Onu votano per un Stato che non è mai esistito, lo condannano perché ha in programma di costruire case nella sua capitale Gerusalemme, lo condannano per violazione dei diritti umani (membri Onu della commissione apposita sono esempi di democrazia e tolleranza come Cina, Cuba, Venezuela, Iran, etc.)
La purtroppo riconfermata amministrazione USA mette su un piedistallo gente come Erdogan e Morsi, ovvero come donare il sangue non in ospedale ma a Dracula in persona…

Proteste ufficiali perché compie un raid aereo in Siria per distruggere materiale da consegnare a Hezbollah (che non è un’organizzazione terrorista ma un elegante club londinese, chiedere a D’Alema per informazioni…)

Il mondo va al contrario, è ostile all’unico Paese moderno, occidentale, democratico (elezioni appena svolte, nel cosiddetto Stato palestinese “oppresso” da Israele il presidente ha il mandato scaduto da anni ma di elezioni neanche l’ombra, a Gaza la parola elezioni è scomparsa da quando c’è Hamas…) e ha paura di condannare i Paesi islamici (petrolio? gas? gli abitanti sono milioni?) che sono semplicemente la prosecuzione della Germania nazista.

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E’ il solito discorso del pacifismo cieco da un occhio. E spesso anche da tutti e due. E allora scelga lei: è buonismo ignorante o mala fede ideologica?