Caro De Carlo,
nessuno si aspettava il successo di Berlusconi così ampio ! Noi italiani siamo tutti ottusi?

Grillo e’ la vera incognita ! Lo giudico un buffone. E forse anche un disonesto, come come sostiene il suo commercialista ovviamente allontanato! Ha lasciato puffi da tutte le parti ! E dice che non vuole condoni !!! Ne ha presi tre di cui uno tombale !

Mi spiace che Berlusconi non abbia avuto la maggioranza perché sono convinta che questa volta avrebbe mantenuto i suoi impegni.

Mi hanno detto che votando Berlusconi mi dimostravo ottusa. Ma che alternativa avevo? Se si fosse presentato Renzi l’avrei votato. Ma Bersani ha mobilitato l’apparato del vecchio Pc e lo ha fatto fuori. Ecco il motivo per cui ha perso un’occasione storica. Per il suo partito, non per lui.
Uno sconsolato saluto,
P. R.

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Esattamente. Bersani, come Romney, ha perso un’elezione impossibile da perdere. Formerà comunque il suo governo. O almeno tenterà di farlo. Al Senato si appoggerà sui grillini favorevoli – pare – all’introduzione di una patrimoniale.
E dunque crisi economica ancora più profonda, altra miseria, altra disoccupazione. Per cui prevedo che si rivoterà entro un anno. E Grillo, che opportunamente non entra in parlamento, rivincerà con il 40 per cento dei voti.
Non conosco la sua biografia. Qualcuno mi ha parlato anche di un terribile incidente stradale, con tre morti, in cui è stato coinvolto.

Ma non è questo il punto.
Il punto è che Grillo, piaccia o non piaccia (e a lei non piace evidentemente), è l’unico vero rivoluzionario che abbia avuto un’Italia che non ha mai avuto una rivoluzione di popolo in tutta la sua storia unitaria.
Questa è la fase distruttiva della sua rivoluzione. Ed è logico che sia così. Ha mai visto un rivoluzionario andare in piazza con un programma di governo sotto braccio?
Poi forse, chissà, ci sarà una seconda fase. Una fase costruttiva. Con qualcun altro che ne raccoglierà l’eredità.
Ma nel frattempo altra disperazione, altre lacrime, altro sangue.

Quanto a Renzi, anche lui ha perso. E davvero non lo capisco. Le sue idee sono anche le mie, che non sono mai stato di sinistra.
E allora è logico chiedersi: in quel partito cosa ci sta a fare? Una volta disse: lo voglio cambiare dall’interno.
Ebbene la stessa domanda la feci anni fa a Veltroni. Ne ebbi la stessa risposta. Veltroni fu schiacciato dall’apparato stalinista del partito. Renzi ha fatto la stessa fine.
Ma potrà tornare fuori, se – come probabile – in autunno si dovesse rivotare.
La nomenklatura del Pd lo permetterà? Questa è la madre di tutte le domande. Persino il Berlusca lo voterebbe.

In ogni caso, su un piano più generale, dobbiamo concludere di stare vivendo l’ultimo tempo del declino. Ormai se ne rendono conto tutti. E nell’impotenza generale forte è la tentazione di reagire all’italiana. Cantando. Perché non consolarsi con una seconda Sanremo estiva?