Il titolo dice, forse, tutto. Di certo, tanto. Negli altri Paesi – in genere – il calcio nelle scuole è di casa. Ben accetto. Ben integrato. Ben sviluppato.
Insieme a diversi altri sport. In un concetto – fondamentale – di multidisciplina.
Perchè si crede che il calcio possa essere un reale strumento di crescita, umana, educativa, oltre che fisica. Sia per i maschietti che per le femmine.
Da noi, buonanotte. Anzi: vade retro! Come se fosse “Satana”. Da scacciare con qualsiasi esorcismo.
Il male assoluto, insomma, nel sentire comune del mondo scolastico. Perchè <brutto, sporco e cattivo>.
Ma perchè?… Perchè?!?
Noi vogliamo chiederci il perchè, cioè cercare di capire le motivazioni. Lo faremo ascoltando alcune testimonianze di chi conosce il fenomeno calcio in Italia ed è andato all’estero, per delle esperienze formative, magari proprio nelle scuole. Chi meglio di loro può raccontarci le differenze?
Poi, non ci fermereno. Proveremo a capire quel poco che, comunque, si fa anche in Italia (gli sforzi della Federazione non mancano, seppur troppo deboli).
Proveremo a intervistare alcuni presidi, per ascoltare le motivazioni dell’ostracismo.
E, infine, proveremo, nel nostro piccolo, a proporre un mini progetto sperimentale di inserimento del calcio tra i banchi di scuola. All’insegna dei valori sportivi, di gioco, aggregazione, solidarietà, integrazione, altruismo, salute, rispetto.
Cosa c’è di più educativo?
…Noi ci crediamo, e voi?
Per proposte, idee, contatti, storie scrivete
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————–ENGLISH VERSION———– (thanks to @TeoParma)
Abroad is normal, in Italy…no! Football in schools: differences.
Everything is in the headings. In other countries play football at school is normal. Something that is accepted and developed everywhere in addition to other sports based on a multi-sport approach.
Abroad it is believed that football could be an interesting tool in order to develop children’s physical and mental skills.
In Italy it seems to be impossible: it is an evil and bad discipline that does not need to be included in schools.
The question is: WHY?!?!?
Our aim is to find out what are the reasons behind this mentality. We will achieve that by presenting different experiences thanks to people who work or have worked within football in Italy and abroad. And not only on a football pitch, but also in schools.
Who can tell us those differences between here and outside Italy better than them?
Then we will try to understand what people do in Italy by interviewing headmasters of different schools in order to find out their justifications.
Finally we will present our simple experimental project based on the introduction of football into schools with the aim of teaching the important values behind this fantastic discipline such as integration, respect, health, equality, diversity and the freedom to play.
What else will they need?
…we believe in that, and you?
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