SOFFIA la brezza da via Gastone Nencini, gli ombrelloni sono tutti aperti e di gente ce n’è eccome. Ferragosto al lago senza accorgersi che la grande sete è lì. A una bracciata. Tutto esaurito al Bahia. Non sarà un mercoledì da leoni, ma un mezzo agosto tranquillo, con spesa contenuta e tanta immaginazione in uno dei due bagni che guardano il grande invaso assetato, almeno sì.
A mezzogiorno uno dei giovani bagnini è già sudato fradicio da quanto c’è da fare. Un ombrellone? In terza fila, ma va bene lo stesso. Spesa 15 euro con due sdraio (e un lettino di straforo, semmai qualcuno volesse fare una pennichella).
Famiglie (più o meno allargate), coppie, gruppi di amici, ragazze che sembrano uscite da Sex & the city versione estiva. Arriva gente. Niente mode, nessuno che ti squadra per come sei vestito o svestito. La musica inizia a fare da sottofondo alla giornata speciale al mare a due passi dalle città (moltissimi da Firenze, dal Mugello e da Prato): U2, Bob Marley, Jovanotti. Per tutti i gusti come la spiaggia.
Il lago è assetato? Pochi se ne accorgono. Qui è festa e basta. I bambini poi godono della riva cresciuta: i sassi da lanciare nell’acqua sono di più, che vuoi di meglio.
Continuano ad arrivare i gitanti del ferragosto. In acqua è l’ora del bagno. «Oh ci sono anche i pesci». «Oh l’acqua è pulita». «Oh non ci sono le onde, ma va bene lo stesso». Il popolo del Bahia si diverte. E la giornata va.
LETTINI a pelo d’acqua che sembra d’essere in Romagna o a Ibiza. Perizomi e topless qua e là. «Anche questa è libertà» dice una delle ragazze da Sex & the City all’amica che sfoglia Cosmopolitan con gli ultimi consigli per lei (su di lui).
C’è la fila per il pranzo. Prenotazioni e attesa. Alle 14 però si mangia con la brezza che si accarezza e il lago che si increspa un po’. In lontananza una barchetta a vela si muove a malapena.
FUSILLI, stracchino e salsiccia: sette euro. Abbondante prosciutto e melone: sette euro. Vino (Falanghina)anche al bicchiere: quattro euro. Si può fare. E poi è sempre Ferragosto. Ma c’è anche chi si fida di più della produzione propria come la famiglia numerosa che si è portata il cestello frigo.
Come il cappello del prestigiatore: esce di tutto. Dai panini farciti all’insalata messicana; dal carpaccio di pesce spada alla frittatina capperi e acciughe. E c’è anche la macedonia. Il caffè? Al bar, però.
Siesta? Sotto il sole. Con musica che non molla. I volantini attaccati al legno del bagno annunciano una serata disco niente male.
L’uomo dei wind surf aspetta clienti. Il vento non è da ponente ligure e per le onde bisogna guardare le cartoline. Ma di altri posti.
Le quattro, le cinque. Scivola via il ferragosto a Bilancino beach. Sonnecchioso e tranquillo. Arriva qualche centauro sceso dalle Croci di Calenzano.
Le famiglie iniziano a fare fagotto, le coppie aspettano il tramonto sul lago con panorama sulla diga. L’acqua è immobile o quasi.
Al Bahia inizia il rito dell’aperitivo. Spritz o americano sbagliato, il ferragosto va. Le ragazze Sex & the City sono indecise se restare o tornare a casa: «A fare cosa?». Si resta. Poi il dj, in serata, dà il ritmo giusto. Il ferragosto a Bilancino beach va finendo. Resta la grande sete. Affogata in un brindisi.