NON c’è bisogno di molte parole ma solo di mettere a confronto situazioni diverse con punizioni più o meno analoghe.
Roma, ore prima del derby: guerriglia, coltelli, violenza allo stato puro, forze dell’ordine in stato anti sommossa. Feriti (8 accoltellati) e paura. Il giorno dopo, daspo a cinque ultrà protagonisti degli scontri. Non potranno entrare all’Olimpico e in altri stadi per cinque anni.
Firenze, sfida al Milan. Quello che è successo in tribuna lo sappiamo più o meno tutti, tifosi e non. Come lo vogliamo definire? Parapiglia forse è la parola giusta (confusione, trambusto improvviso di gente che grida, si agita recita il vocabolario Treccani). Il dirigente milanista nonché vicepresidente della Lega calcio, Adriano Galliani viene contestato dopo una dubbia, molto dubbia decisione dell’arbitro. Volano vaffa e altre offese, qualcuno in tribuna lascia la poltroncina e smanaccia a distanza. Volano fogli accartocciati (!!!). Nessun contatto fisico. Galliani se ne va mentre anche il sindaco fa da paciere e invita alla calma.
Polemiche a non finire con l’accusa che arriva dal Nord di una presunta inciviltà di Firenze e dei fiorentini. Si parla fin dalla sera di daspo, puntualmente arrivati ieri: due da tre anni e due da un anno. Roma-Firenze: che metro di giudizio è? In ultimo: ci aspettiamo da Lega e Federazione gioco calcio stesse dichiarazioni indignate, come avvenuto dopo il caso Galliani, tutte le volte che vola una palla di carta in uno stadio.