Tutti a lamentarsi che con il taglio del cuneo fiscale avremo sì e no una pizza margherita e una birra in busta paga in più ogni mese. Dai 3 ai 14 euro si è calcolato, e i sindacati d’intesa con gli industriali hanno bollato la manovra come “poco coraggiosa”. Ma al di là dei dati degli analisti, basta fare un salto al bar, orecchiare due discorsi, per capire che la legge di stabilità, finanziaria o come diavolo vogliamo chiamarla, non ci cambierà più di tanto la vita. Né in meglio, né in peggio in perfetto stile democristiano.
Questa volta, però, sono d’accordo con Enrico Letta e Fabrizio Saccomanni: hanno fatto bene a non fare grandi rivoluzioni. Anzi, se fossi in loro vedendo gente che guadagna 1200 euro al mese ma ne spende 700 per regalare alla propria figlia un video per celebrare il “prediciottesimo”, ultima orripilante moda figlia del web per festeggiare la maggiore età, azzererei anche quel mini-contentino dallo stipendio. Se vi capita date un’occhiata a questi nuovi mostri figli della Rete. In video patinati, stile velina o tronista di Uomini e donne, con ammiccamenti, cambi d’abito e tante movenze trash da far invidia ai calendari che, un tempo, i camionisti appiccivano sul tir, ci sono frotte di maggiorenni che fanno a gara per accaparrarsi il record di click sui social network. Ma finché sono i 18enni cresciuti a pane, Amici e Belen ad essere ossessionati dal velinismo/tronismo passi. Il problema sono i genitori, convertiti al neoverbo della Rete. Ci sono madri – intervistate in un servizio delle ‘Iene’ – che con un pizzico di emozione gongolano: “Mia figlia ha ricevuto tot visualizzazioni… Sono soddisfazioni”. Mentre un padre, mentre la propria figlia sfilava in costume in mezzo al mare, raccontava: “Per me è un sacrificio, faccio l’operaio ma…”. Ma cosa? Per le visualizzazioni questo e altro. Perché se un tempo le nonne dicevano ‘per apparire un po’ devi soffrire’, ora per ‘apparire un po’ devi morire’. Alla faccia della crisi.

 

Rosalba Carbutti

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