Il Pilates è diventato parte della mia vita: quando non mi alleno, il mio corpo ne risente. Ed anche il mio spirito. Mi sento più scarica, meno motivata, più debole. Ormai tra conoscenti ed amici mi hanno affibbiato vari soprannomi come “Nostra signora del Pilates”, “Pilatessina” per questa mia passione. E non è facile ritagliarsi quell’ora per l’allenamento. Così rubo ore al mio sonno e punto la sveglia presto la mattina pur di riuscire a fare i miei esercizi. Per me uscire dal letto la mattina presto è un’autentica tortura, ma per il Pilates lo faccio. Ho degli ottimi insegnanti (Monica, Donato, Kristina) che mi consentono così di poter continuare il mio percorso personale per poter superare i miei esami da insegnante di Pilates (con la Postural Pilates e con la Federazione Fitness sezione Pilates). Ma i momenti di maggiore soddisfazione sono quando mi alleno nella mia primissima palestra, dove ho cominciato, dal mio amico e collaboratore del Carlino, Andrea. Lì signore e signorine di ogni età, ovviamente over 40, si avvicinano a me prima della lezione e mi chiedono: “Posso stare vicino a te così mi guardi e mi correggi?”. Così si armano di tappetino, circle e roller e si piazzano vicino a me. Prima e dopo la lezione mi bombardano di domande di ogni genere, ma sono attentissime e molto motivate.

Spesso mi ringraziano per aver avuto giovamento nel fare qualche esercizio. E sono soprattutto le più avanti con gli anni ,quelle che mi danno maggiore soddisfazione perchè ci mettono l’anima. “Non vedi come sto dritta?,_mi ha detto ieri una di queste arzille signore_ho imparato a respirare come mi hai detto tu. E mi sento anche meglio”. Francamente a tutte noi  a respirare meglio l’ha insegnato Joseph Pilates, ma vedere quella donna, che avrebbe potuto essere mia madre felice e contenta e bella dritta, è stato il regalo più bello del mio vivere il Pilates. Dopotutto, tecnica a parte, essere “insegnante” di qualsiasi disciplina significa soprattutto trasmettere passione. Giornalismo e Pilates sono le mie passioni. Ogni tanto qualcuno lo avverte. Che vita sarebbe, poi, senza passioni?

Ps Sono riuscita a inserire questo post dopo aver qualche problemino tecnico nel rientrare in posseso del mio blog. Spero di riuscirci presto anche dall’ipad. E, come dico spesso, scusate il ritardo.