Continua la crociata di certa magistratura contro le vittime dei furti. Sì avete capito bene, contro le vittime non contro i malviventi.  Basta pensare ai recenti episodi con cittadini indagati per omicidio dopo aver ucciso i ladri  entrati in casa oppure costretti a pagare 130 mila euro di danni ai ladri feriti perchè presi a colpi di pistola.

A Pesaro un signore di 74 anni vede dalla finestra di casa i ladri che svaligiano la sua tabaccheria. Grida che chiamerà la polizia. Niente , la batteria di malviventi continua a darsi da fare per vuotare il negozio. D’altra parte loro stanno lavorando, e non intendono essere disturbati. Giorgio Cesaretti, vecchio cacciatore, allora imbraccia il fucile e spara due colpi in aria. Non contro di loro perchè sa bene cosa può costare colpire qualcuno che ruba in casa tua. Scapperanno, pensa lui. E infatti sono scappati abbandonando il furgone acceso. Via nei campi.

Operazione compiuta. Arriva la polizia, si fanno i rilievi ecc. ecc. Finale: il povero pensionato viene indagato per aver sparato due colpi in aria e aver ottenuto il risultato di sventare il furto nella sua tabaccheria. Se i tre ladruncoli verranno identificati saranno denunciati a piede libero. E saranno  pronti per il prossimo colpo. Ecco perchè i cittadini perdono fiducia nella Giustizia e sono sempre più convinti che chi li deve difendere invece li attacca.

Beppe Boni