C’è un’Italia che tenta con una insistenza invidiabile il suicidio turistico. Ci prova in tutti i modi, diretti e indiretti, proprio nel pieno della stagione estiva e mentre da Milano dovrebbero calare in tutto il Belpaese i visitatori che passano da Expo. In pochi giorni si sono sommati i cancelli chiusi  degli scavi di Pompei per una assemblea del cespuglio di sindacati Fip Cisl, Filp e Unsa, gli scioperi di Alitalia, l’esplosione dello scandalo sporcizia di Roma, la metropolitana e altri trasporti a singhiozzo sempre nella capitale. Aggiungete altri disagi di contorno come la Statale adriatica che porta alla Riviera di Romagna, un budello pericoloso e stretto, dove si incanalano migliaia di auto ogni giorno e capirete perchè stiamo facendo una figuraccia.  E lasciamo perdere l’incuria di certe spiagge – paradiso della Sicilia e della Calabria. Aggiungete che l’Enit, Ente nazionale per il turismo, è un ente bloccato e finanziato solo per far vivere la macchina dei dipendenti e degli uffici, senza possibilità di investimenti e viene voglia di urlare. L’elenco delle idiozie è lungo,ma ci fermiamo per manifesta mancanza di spazio.

Poi l’Italia è bella è i turisti stranieri arrivano lo stesso. Ma tutto ciò di cui sopra rimane una vergogna nazionale. Ha ragione Luca Cordero di Montezemolo, appena inserito nella Hall of fame dell’automobile, quando, appena sceso dall’aereo in arrivo da Detroit dice (intervista a Qn) che con quello che sta succedendo in Italia ripartirebbe subito per l’America. E pensare che l’America del turismo è proprio qui, in Italia. Le bellezze italiane, dall’ambiente, ai monumenti, alle città sono una delle poche cose che i cinesi non riusciranno mai a copiare e che nessun imprenditore esterofilo potrà mai delocalizzare in Romania o in Serbia.

E la scelleratezza italiana che fa? Permette che i turisti di Pompei vengano maltrattati sotto il sole a 38 gradi e che si scioperi ovunque. E ha ragione anche il premier Matteo Renzi quando strepita dicendo che <se continua così bisognerà difendere i sindacati da se stessi>.  Intanto difendiamoci da loro, se possibile. Nascono comitati di protesta ovunque . Bisognerebbe costituirne uno per diffondere il buonsenso e l’intelligenza ed evitare che l’Italia riesca, turisticamente parlando, a suicidarsi davvero.