Ecco un esempio di come la politica si fa influenzare dagli eventi e combina danni anzichè risolvere i problemi. La Camera si è attorcigliata intorno al reato di tortura votando un testo che ha fatto imbufalire le forze dell’ordine. E vi spieghiamo perchè. La sensazione è che questa sia anche la conseguenza emotiva della condanna della Corte europea di Giustizia verso l’Italia per i fatti del G8 di Genova.  In una audizione al Senato, deciso a cambiare il testo in questione, i vertici dei carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza sono stati chiari: se passa questo testo non si potrà più garantire l’ordine pubblico perchè ogni contatto fra dimostranti violenti e forze dell’ordine sarà seguito da una valanga di denunce. Strano paese l’Italia quando manovra, consapevolmente o inconsapevolmente, sparando addosso a chi la difende anzichè a chi la attacca. Il testo della Camera, fra l’altro prevede il reato di tortura, solo per il pubblico ufficiale e non per il privato cittadino. Vale la pena di ricordare quello che è appena successo a Milano dove all’inaugurazione dell’Expo i black bloc hanno devastato vetrine, negozi, auto, hanno sfregiato la città e ferito 11 poliziotti.

Ecco cosa contestano i capi delle forze dell’ordine. Uno degli articoli del testo della camera recita: <E’ considerato un torturatore chi causa sofferenza acuta con dolo specifico di vincere una resistenza>. Come dire: se un agente in servizio di ordine pubblico compie il proprio dovere rischia la denuncia. Beh allora per evitare guai la prossima volta che scendono in campo i black bloc mandiamo i boy scout o i volontari della Misericordia. Il senatore Carlo Giovanardi di Area popolare è deciso a non mollare: quel testo deve essere cambiato. Se i vertici di polizia, carabinieri e finanza hanno sollevato dubbi così forti un fondo di verità ci deve pur essere, anche se l’Associazione magistrati sostiene che il problema non esiste. Sulla strada però ci sono i poliziotti e non i magistrati. Basta una manganellata durante uno scontro e si rischia che l’antagonista di turno strilli subito: mi hanno torturato. Secondo voi gli agenti con che energia andranno in piazza a fermare i violenti di turno o allo stadio per contenere gli imbecilli della violenza ultras?  Questa storia è un caso tipico di come a volte la politica è lontana anni luce dal pese reale.

Beppe Boni