Da un estremo all’altro. Scorrendo la sconfinata prateria del web e dei giornali ci si imbatte in certi deliri animalisti ma anche in estremi episodi di crudeltà sugli animali. A volte l’obiettivo più difficile da aggiungere è la normalità.
A Rimini un agricoltore 50enne ha ucciso cinque cuccioli di pastore maremmano partoriti da una femmina di sua proprietà probabilmente per sbarazzarsene. ha fracassato loro il cranio poi ha abbandonato i cadaveri sul greto di un fiume, senza nemmeno avere il rispetto di seppellire i poveri animali. L’imbecillità e la crudeltà davvero non hanno limiti. Come punireste un individuo che ha fatto una cosa del genere? Se ne avete voglia scrivetelo in un commento. Dal punto di vista squisitamente giudiziario l’uomo, che sarà processato nei prossimi mesi, rischia una pena che va da quattro mesi a due anni. Poco? Molto? Questo prescrive il codice. Se fossi io il giudice aggiungerei una bella coda di <lavori forzati> presso un canile della zona.

Tipo dodici mesi al servizio degli animali. E aggiungerei un bel risarcimento danni da destinare a qualche altro canile. Dimenticavo. Se a volte per decisione del Tribunale vengono tolti i bambini alle famiglie, in questo caso va sottratto anche il cane adulto che questo signore tiene a casa propria, nel caso specifico la mamma degli animali. Probabilmente il cane in questione non rischia nulla, ma il suo padrone non è degno di averlo come amico accanto a sè. Cari giudici fateci un pensiero.
Beppe Boni