“La zona perturbata che oggi determina il tempo in tutto il Paese, si allontana domani verso i Balcani. Dietro ad essa, aria un po’ meno umida affluirà verso le nostre regioni manifestandosi con un lento miglioramento del tempo”.

Non sembra un bollettino meteo d’emergenza vero? E’ la sintesi del bollettino di MeteoSvizzera per oggi e domani . Scendendo nei dettagli parla di nevicate, prima deboli e poi “un po’ più intense” nella Svizzera del Sud, che è attaccata al Nord Italia. Insomma, nulla di drammatico.  Le scuole sono aperte, i Tir possono circolare (certo ce ne sono meno che da noi) e i treni continuano a essere puntuali come i treni svizzeri. Qualche chilometro più in basso i bollettini italiani annunciano l’apocalisse polare di Big Snow, il ciclone bianco …Attenzione, si tratta della stessa depressione che passa sulla Svizzera. Solo che da noi le previsioni facevano presagire fin dall’alba di lunedì uno scenario da “The Day After Tomorrow”, il fantafilm che descrive una nuova glaciazione, con il povero Dennis Quaid già piuttosto attempato che si fa a piedi mezza East Coast per salvare i figli rimasti intrappolati in una New York artica.

Perchè, se siamo di fronte a una normalissima nevicata? Tranquilli, tutto come pravisto. Il fenomeno delle previsioni stile “metto le mani avanti che non si sa mai” si verifica da quando un magistrato ha condannato a sei anni di carcere gli scienziati della Commissione Grandi Rischi, rei di non aver previsto un terremoto, quello del 2009 in Abruzzo, che notoriamente non si può prevedere. Una condanna a sei anni in questo Paese è difficilissimo darla a un assassino, improbabile a un mafioso,  rara a un pirata della strada,  impossibile a un politico corrotto. Ma per  uno scienziato che ha sbagliato in buona fede una previsione che si basa sul calcolo della probabilità le porte del carcere possono spalancarsi in un amen: l’avevamo scritto. E così ora tutti corrono ai ripari. Più catastrofica è la previsione, meglio è. Più allarmi si diramano meglio è.  Nove volte su dieci si esagera, la volta che poi ci sarà davvero la Big Snow invece che qualche gestibilissima imbiancata, tutti potranno dire: noi l’avevamo prevista.

Certo, tutta questa mobilitazone (spazzaneve, scuole chiuse, Tir stipati nelle aree di sosta, tonnellate di sale) costa. Pensate se qualche magistrato, all’opposto dei suoi colleghi, venisse in mente di metere sotto inchiesta qualche previsore per,  che so, procurato alarme. Allora sì che ci sarebbe da divertirsi….