Tutti noi dovremmo avere un amico Celestino. Al secolo Salvatore Scordamaglia, Celestino è sempre stato quello di noi dotato delle abilità. Termine al plurale e volutamente generico, poiché si tratta di cose che, da quando siamo piccoli, Celestino scopre di saper fare un giorno per puro caso, o per noia, o perché qualcuno di noi ci ha provato senza riuscirci e poi gliel’ha raccontato o perché l’ha visto un giorno in tv e non ha poi seguito l’importante raccomandazione del “non fatelo, amici a casa”.

Ma lui è fatto così. Tipo: noi ci smazzavamo anni di scuola di chitarra, poi un giorno è arrivato lui, ha detto, “ah, bella la chitarra”, solo che anziché imparare ‘La canzone del sole’ come tutti, lui ha imparato da solo direttamente la tecnica del fingerpicking. Uno al posto suo avrebbe detto “beh, dai, adesso metto su un gruppo”, invece lui di suonare si era già annoiato, così con il padre Mario le chitarre ha iniziato a COSTRUIRLE.

Un’altra volta uno di noi si è fissato con il cubo di Rubik, diventando anche bravino, solo che alla fine un lato rimaneva sempre incasinato. L’ha visto Celestino, ha chiesto, “bello, cos’è?”. E’ un cubo di Rubik, vedi, tu devi girare finché tutti i quadratini colorati non saranno… e mentre glielo diceva i quadretti erano già tutti al loro posto. Prima di annoiarsi era arrivato a risolverli con una mano sola, sai che palle, meglio passare ad altro. Tipo la fisarmonica. Una volta, lo ricordo benissimo, alla Vigilia di Natale ne ha presa in mano una per la prima volta, e prima dell’Epifania già suonava i valzer.

Ora Celestino vive a Roma e io non ce l’ho più sottomano ogni giorno. Quindi non so cosa sia successo di preciso. Immagino che qualche tempo fa, ma non troppo, tipo poco prima del lockdown, affacciandosi pigramente alla finestra abbia visto qualcuno passare fumando la pipa. E si è messo a costruire pipe. Così, dal nulla. Le ha chiamate Mario come il padre, che nel frattempo non c’è più, e se le costruisce da solo in cantina, partendo dal classico ciocco di legno, avendo ovviamente già capito tutto sui tipi di radica, su come lavorarla, come raffinarla…  Io quando le ho viste, colto da un imprecisato attivismo, ho comprato un cubo di Rubik. Sai mai.

Procuratevi anche voi un amico Celestino, di sicuro non vi annoierete.