Vedo che si moltiplicano come funghi, in tv e sui giornali, gli ex calciatori diventati opinionisti. Salvo rare eccezioni son gli stessi che quando giocavano dicevano peste e corna dei giornalisti. Ma bisogna capirli, poverini, in tempi di crisi nera anche loro devono arrangiarsi.
E poi non è che il giornalista vada sempre d’accordo con se stesso. Ne conosco uno che prima Ranieri era l’uomo giusto per la Juve poi un cretino, prima Prandelli era il Dio in terra perchè batteva il Liverpool poi è arrivato in finale agli Europei per grazia ricevuta- Ne cito uno ma di esempi ce ne sarebbero a bizzeffe.
Per non parlare degli imprenditori, peggio ancora se contagiati dal mondo del pallone. Come quello che all’epoca di Ricucci e i furbetti del quartierino diceva che “le intercettazioni sono uno strumento indispensabile per arrivare alla verità”. Salvo poi cambiare idea quando la sua squadra è retrocessa per il calcio scommesse: “Le intercettazioni? Sono la vergogna d’Italia”.
Un po’ come le miss. Ho visto a Montecatini una ragazza bruttina, ma proprio bruttina, che Frizzi cercava inutilmente di consolare. “Son contenta di essere arrivata in finale, è la rivincita su chi ha parlato male di me” diceva tra un singhiozzo e l’altro. Ora, se io che peso cento chili vado a fare le sfilate in passerella non credo di ricevere applausi a scena aperta e se tutto è regolare dubito fortemente di poter arrivare in finale. Ma ormai Miss Italia è il trionfo della contraddizione, quelle davvero belle vengono eliminate, ci si prepara ad esibire gambe e tette allenando l’anima con la nipote di Gandhi, ci si aggrappa disperatamente a chi ti Presta qualche ospite decente raggranellando 3 milioni di spettatori all’esordio e 5 milioni la seconda serata (su 60 milioni di italiani). Per poi sentirsi dire: “Un grande successo, segno che il concorso così com’è ha una sua logica e continua a piacere”. Sic!
Le dimissioni della Polverini, ovviamente solo annunciate, confermano che parlare dei politici sarebbe come sparare sulla Croce Rossa quindi sorvolo. E chiudo con i viareggini. Che c’entrano? C’entrano eccome, quando si tratta di (in)coerenza. Oggi se li critichi ti danno del qualunquista, ma coi soldi di noi qualunquisti si sono arricchiti per una vita. Oggi si lamentano degli affitti troppo alti che li costringono a chiudere i negozi, ma gli affitti troppo alti c’erano anche prima e andavano benissimo, tanto si poteva rubare allo Stato (e ai qualunquisti) evitando di fare gli scontrini.
A questo punto una domanda sorge spontanea: perchè tutti quelli che continuano a darci lezioni di vita non vanno a scopare il mare?