Corea del Nord, fallito lancio del missile. Usa: "Valutiamo opzioni"

E' esploso subito dopo il lancio. Ieri la parata militare e lo sfoggio di mezzi e uomini. Trump: "La Cina ci sta aiutando con il problema Pyongyang" L'ombra degli hacker Usa dietro l'esplosione del missile

Un missile lanciato da un sotttomarino (Ansa)

Un missile lanciato da un sotttomarino (Ansa)

Washington, 16 aprile 2017 - E' fallito il nuovo test missilistico del regime di Pyongyang. Il missile balistico è esploso subito dopo il lancio, avvenuto alle 23,21 ora italiana, rende noto il Pentagono. "Il comando Usa del Pacifico ha intercettato e tracciato il lancio di un missile nordcoreano alle 11,21 ora delle Hawaii (le 23,21 in Italia) del 15 aprile", ha detto Dave Benham, portavoce del comando Usa. "Il lancio è avvenuto vicino Sinpo. Il missile è esploso quasi immediatamente".

Haker Usa dietro al fallito lancio? Ipotesi credibile

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è rimasto a lungo in silenzio sul lancio fallito. Poi è tornato a twittare, affermando che la Cina sta lavorando con gli Usa per risolvere "il problema nordcoreano". "Perchè dovrei chiamare la Cina un manipolatore di valuta quando sta lavorando con noi sul problema nordcoreano. Vediamo cosa succede!", ha scritto sul microblogging. Intanto il suo vice Mike Pence è giunto a Seul per un vertice del Consiglio di Sicurezza Nazionale convocato dal governo sudcoreano. Intanto il consigliere per la sicurezza Nazionale Usa HR McMaster fa sapere che gli Stati Uniti stanno valutando "una serie di opzioni" in risposta a quello che considerano uno schema provocatorio della Corea del Nord "per agire in modo da evitare il peggio". "Stiamo lavorando con i nostri alleati e partner e con la leadership cinese", ha spiegato

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LA STRATEGIA - Dopo il monito di Trump al dittatore nordocreano ("La Corea del Nord è un problema. Un problema di cui ci occuperemo"), Kim Jong-Un continua la sua strategia della tensione. Il presidente Usa ha invitato la Cina a risolvere il problema insieme, e Pechino ha invocato la strada del dialogo, ma tenendo toni stranamente bassi e non schierandosi in difesa dello scomodo alleato coreano. Un mezzo via libera per il Pentagono che ha schierato la squadra navale d'attacco guidata dalla portaerei a propulsione nucleare Carl Vinson, formata anche da 6 cacciatordpediniere claesse Arleigh Burke ed un incrociatore classe Ticonderoga (tutti dotati del sistema di difesa Aegis) oltre a sottomarini d'attacco. Inoltre gli Usa avrebbero già posizionato due cacciatorpediniere Arleigh Burke in grado di lanciare missili da crociera Tomahawk a meno di 500 km dal sito dove si sono effettuati i precedenti 5 test nucleari nordcoreani, a Punggye-re. Pronti anche bombardieri pesanti Usa B-52 e i B-2 Spirith (stealth, invisibili ai radar) sono posizionati nella base aerea di Guam. Il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson ha telefonato al suo collega cinese, Yang Jiechi, per discutere della situazione nella penisola coreana. Lo rende noto l'agenzia ufficiale cinese Nuova Cina (Xinhua). Non si hano dettagli sul contenuto della telefonata, avvenuta dopo il fallito test missilistico nordcoreano.  

VIDEO - LA POTENZA MILITARE DI PYONGYANG