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PIERO DEGLI ANTONI
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Zecchino d'Oro, Cristel Carrisi: "Sul palco senza raccomandazioni"

Domani (sabato) alle 17,10 su Raiuno va in onda la semifinale del concorso canoro per i più piccoli

Cristel Carrisi (LaPresse)

Cristel Carrisi (LaPresse)

Milano, 20 novembre 2015 - Cristel Carrisi e Flavio Montrucchio sono i conduttori dell'edizione di quest'anno dello "Zecchino d'oro", di cui domani (sabato) alle 17,10 su Raiuno va in onda la semifinale. Montrucchio viene dal Grande Fratello, mentre Cristel è figlia d'arte: suo papà si chiama Albano e sua mamma Romina. Per lei si è trattato del debutto in tv.

Come è stato lavorare con i bambini?

"Difficile, nel senso che sono completamente imprevedibili. Se gli dici di fare una cosa non ti stanno a sentire. Per esempio, se gli indichi che, alla fine di una canzone, devono andare da una certa parte per questioni di posizione, loro non lo fanno assolutamente perché si dimenticano di tutto. Però il bello è proprio questo. A loro della tv gliene importa poco, gli interessa stare insieme e divertirsi, come se fosse una festa. È bello vedere il mondo attraverso i loro occhi".

Stiamo parlando di musica: inevitabile chiederti se hai ereditato il dono di famiglia...

"La musica ce l'ho nelle vene, l'ho sempre praticata fin da piccola, ho studiato pianoforte per anni, mi sono avvicinata a diversi strumenti. La musica ha sempre fatto parte della mia vita".

Una cosa che tieni a sottolineare è che sei figlia d'arte ma non raccomandata, altrimenti non avresti aspettato fino a quasi trent'anni (ne ha 29,è nata il 25 dicembre) per debuttare in tv...

"Forse sono io che metto le mani avanti perché avverto i pregiudizi della gente. Però credo di essermelo  guadagnato questo posto, io devo vivere con me stessa e quindi non riuscirei a sentirmi una persona degna di stare sul palco se non ci fossi arrivata con le mie forze".

Allora viene da chiedersi: perché hai aspettato fino a 30 anni per provarci?

"Non sono io che ho aspettato fino a 30 anni per provarci, è stata la Rai che ha aspettato fino a 30 anni per chiamarmi... Io ero pronta".

Hai visto tuo fratello a "Pechino Express"? Che effetto ti ha fatto?

"Era strano vedere Yari, che è sempre stato schivo e lontano dal mondo dello spettacolo, protagonista di un programma. Lui si è voluto mettere in gioco per il viaggio, che è una cosa che gli piace moltissimo. Alla fine è uscito come è lui veramente. Le condizioni di viaggio erano disagevoli, ma lui è abituato, così come siamo stati abituati tutti noi fratelli a viaggi spericolati e luoghi sperduti. Anche per me è sempre stato così, fin da piccola. Ho conosciuto molti  luoghi estremi".

Hai ripetuto più volte che al momento non progetti di sposarti con quello che è il tuo fidanzato ormai da 4 anni (Davor Luksic, 33 anni, uno degli uomini più ricchi, patrimonio personale 170 milioni di dollari). Confermi?

"Non è ancora il momento, più in là vedremo. Per come sono fatta io, non è certo una cosa che annuncerei alla stampa".

Dopo lo Zecchino a chi tocca?

"Vedremo chi mi chiamerà. Se il cellulare smetterà di squillare, oppure continuerà a suonare. Questo mestiere è così".

Hai anche altre ambizioni, magari attoriali o musicali?

"Io da 4 anni ho un brand di moda estiva, che si chiama CrisBerry, che va sempre meglio, quest'anno è stata un'estate esplosiva, non me l'aspettavo. E questa è la mia attività principale. La musica la faccio per passione ma non mi paga le bollette..."

Lo Zecchino d'oro invece te le paga, e in zecchini d'oro, immagino...

"Magari... In ogni caso per me è stata un'università".

I tuoi genitori ti hanno dato qualche consiglio spiccio?

"Consigli nessuno perché a trent'anni, cosa vuoi, anche se te li danno non li ascolti. I consigli più belli, e gli unici che ascolti, sono quelli che chiedi tu".

Sarai ovviamente a conoscenza delle ultime rivelazioni provenienti dall'America, secondo le quali a far scomparire tua sorella Ylenia sarebbe stato un camionista killer, Keith Hunter Jesperson. Pensi che sia una traccia verosimile?

"Non ho nessun commento da fare al riguardo. Non mi sembra ancora il momento di parlarne".