{{IMG_SX}}Tokyo, 7 febbraio 2008 - La giapponese Softbank, operatore di tlc mobili, azionista rilevante di Yahoo! e azionista di maggioranza della sua divisione giapponese, sta discutendo con Jerry Yang, numero uno della società internet, la riposta all'offerta di take over annunciata nei giorni scorsi da Microsoft. Lo ha affermato il presidente di Softbank, Masayoshi Son, smorzando sulle possibilità del lancio di una controfferta. "Tutto è possibile - ha detto, nel corso della conferenza di presentazione degli ultimi risultati del suo gruppo - ma al momento non sto pensando a una ipotesi del genere".

 


Per Yahoo il colosso del software di Redmond propone complessivamente 44,6 miliardi di dollari. Softbank controlla un 3,9% di Yahoo! E un 40% di Yahoo Japan, di cui la capogruppo Usa detiene una partecipazione del 30%.
Son non ha voluto entrare nei dettagli del suo ruolo nella fase attuale delle trattative. Il manager giapponese è amico personale sia di Jerry Yang, sia del numero uno di Microsoft, Bill Gates, e si è limitato a rilevare che Yahoo e Softbank contano due interessi comuni di primo piano: Yahoo Japan e il portale internet cinese Alibaba. Ha inoltre osservato che in Asia Alibaba e Yahoo superano Google sul settore delle ricerche internet.

Softbank è un operatore emergente del mercato della telefonia cellulare del Sol Levante, è cresciuta a colpi di acquisizioni - tra cui quella della ex controllata nippon di Vodafone - e ha aggressivamente messo sotto pressione i due maggiori player, Ntt DoCoMo e Kddi, sfruttando le riforme del mercato, in particolare la "portabilità" del numero che consente agli utenti di cambiare operatore mantenendo lo stesso numero di cellulare.
Ora "dobbiamo aumentare la nostra quota di mercato", ha detto Son, dopo che nell'ultimo trimestre del 2007 il fatturato del gruppo ha mostrato un andamento piatto, con un meno 1% a 694 miliardi di yen (4,5 miliardi di euro). Il manager ha inoltre sottolineato che Softbank punterà sempre più sull'offerta di contenuti multimediali via cellulare, come Tv, notizie e programmi di intrattenimento, sfruttando connessioni sempre più veloci.