Giovedì 25 Aprile 2024

Pecco sorride, Quartararo non lo fa più

Riccardo

Galli

Quartararo sembra aver perso la fiducia che aveva in questa sua Yamaha non bella, per carità, ma assolutamente performante nelle sue mani.

E il cambio di scenario, diciamolo, sembra addirittura più evidente ed eloquente davanti alla diversità di sguardi di Pecco e Fabio, che non in quell’ormai abbordabilissimo meno 30 punti scritto sulla classifica della stagione.

Attenzione, però, al carattere glaciale di Quartararo che, sicuramente colpito nell’orgoglio dalle sciabolate (e dai sorrisi) di Bagnaia, qualcosa s’inventerà per ribaltare di nuovo a suo favore l’alternanza di risultati e di motivazioni che sembra aver cancellato da qualche Gp a questa parte.

Ci sarà una guerra di nervi da Aragon in poi. Una battaglia sottile sul filo di una condizione psicologica che magari accompagnerà il duello fra Bagnaia e Quartararo fino all’ultima tappa della stagione.

Una cosa è certa, infatti, dopo quanto accaduto ieri a Misano: il titolo 2022 non arriverà in anticipo rispetto alla fine del Mondiale.

Meglio non fidarsi, infatti, di chi assicura che il poker di Pecco è già una garanzia di trionfo o chi sottolinea che la Yamaha è senza dubbio un grandino al di sotto della Ducati. Quanto è accaduto nell’ultimo mese di gare fa capire che in questo 2022 stravolto dal dopo Valentino, segnato dall’assenza di Marquez e da un’Aprilia sorprendende, bella e concreta, viaggia senza pronostici.

Bagnaia sorride, dicevamo; Quartararo invece no; Aleix Espargaro e Aprilia hanno tutt’altro che mollato. Nacque così, nella storia del cinema, il ‘triello’ capolavoro assoluto di Sergio Leone, "Il Buono, il Brutto e il Cattivo".

Ed è proprio a quella sceneggiatura che sembra ispirarsi il finale di stagione del 2022 della MotoGp. Toccherà alle prossime, ultime, sei gare raccontarci chi fra Bagnaia, Quartararo ed Espargaro sarà il buono e chi invece il brutto e ovviamente il più cattivo.