Morto Emiliano Mondonico, storico allenatore di Torino e Atalanta

Se ne va dopo una lunga battaglia contro la malattia. Il saluto della figlia su Facebook. I funerali si terranno sabato mattina a Rivolta d'Adda VIDEO I tifosi del Torino ricordano Mondonico: "Uno di noi"

Emiliano Mondonico(Germogli)

Emiliano Mondonico(Germogli)

Torino, 29 marzo 2017 - Lutto nel mondo del calcio. Emiliano Mondonico è morto oggi all'età di 71 anni. A dare la notizia la figlia Clara sulla sua pagina Facebook. "Ciao papo, sei stato il nostro esempio e la nostra forza...ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu. Eternamente tua". Mondonico, originario di Rivolta d'Adda, lottava con il cancro da sette anni. "Ci sono trenta possibilità su cento che la Bestia ritorni", aveva detto qualche mese fa pensando al controllo di febbraio. Aveva combattuto la malattia con la stessa rabbia con cui ogni 'maledetta' domenica si era seduto in panchina. "Il calcio mi dà la forza di per continuare la sfida", diceva a chi gli stava vicino. I funerali di Emiliano Mondonico si terranno sabato nella sua Rivolta d'Adda, la cerimonia è in programma alle ore 10.

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LA CARRIERA - Ala talentuosa e incostante, con un'onesta carriera in serie A negli anni '70, militò fra Cremonese, Torino, Monza e Atalanta. Il 'Mondo', come veniva chiamato nell'ambiente, viene ricordato soprattutto per la sua carriera di allenatore. Atalanta e Torino su tutte, le squadre in cui ha lasciato un ricordo indelebile. Coi bergamaschi arrivò fino alla semifinale di Coppa delle Coppe  nel 1988, persa coi belgi del Malines che poi vinsero la competizione, mentre coi granata si spinse fino alla semifinale di Coppa Uefa con l'Ajax, nel 1992, stagione in cui portò i suoi fino al terzo posto finale in campionato A Firenze, i tifosi, gli hanno intitolato addirittura un tratto di viale. Amatissimo nelle squadre in cui ha allenato, è sempre stato stimato e rispettato dalle tifoserie di tutta Italia. 

ALLENATORE - Appesi gli scarpini al chiodo, Mondonico iniziò ad allenare le giovanili della Cremonese. La società grigiorossa gli affidò la prima squadra nel corso del campionato di Serie B 1981-1982. Nel 1983-1984 contribuì allo storico ritorno dei lombardi in A dopo 54 stagioni. Nel 1986 il passaggio al Como, col quale ha ottenuto un nono posto in A.

Nella stagione 1987-1988 fu ingaggiato dall'Atalanta, in B. Dopo una immediata promozione in massima categoria, l'esaltante cavalcata in Coppa delle Coppe. Era l'Atalanta di Stromnberg e Caniggia, una squadra dal gioco brillante ed efficace. Nelle due stagioni successive ottenne un sesto e un settimo piazzamento in A, con la qualificazione alla Coppa Uefa.  Ma è alla guida del Torino, che Mondonico si affermò definitivamente come uno dei migliori interpreti della scuola degli allenatori italiani. Tra il 1990-1991 e il 1993-1994 sedette sulla panchina granata in Serie A ottenendo i migliori risultati della sua carriera: quinti nel 1991, i granata nella stagione successiva conclusero terzi e disputarono la finale di Coppa Uefa. Nel ritorno di Amsterdam è passato alla storia l'episodio della sedia agitata in aria, in segno di protesta verso l'arbitraggio ritenuto da lui particolarmente sfavorevole. Il Mondo venne squalificato per una giornata, penalità mai scontata. Nel 1992-93, sempre con Mondonico in panchina. il Torino vinse la Coppa Italia battendo in finale la Roma (nonostante tre rigori contro). Poi di nuovo Atalanta, il ritorno in granata, e le esperienze con Napoli e Cosenza. Nel 2004 approdò alla Fiorentina, portandola alla promozione in Serie A prima di essere esonerato l'anno successivo. Quindi le panchine di Albinoleffe, Cremonese e Novara, prima di dedicarsi all'Equipe Lombardia, rappresentativa di giocatori in attesa di contratto.