Milano, 26 marzo 2013 - Rivoluzione in Serie B. A partire dal prossimo anno, tutte le squadre che parteciperanno al campionato dovranno rispettare un tetto salariale di 300mila euro per i nuovi contratti firmati dai giocatori a partire da luglio: 150mila euro nella parte fissa e altrettanto in quella variabile. Ad annunciarlo è stato il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, al termine dell'assemblea che ha approvato anche il contingentamento delle rose.
Queste cifre riguarderanno solo i nuovi contratti e permetteranno alle società di risparmiare circa il 25% delle loro spese, visto che attualmente almeno un quarto dei contratti in essere superano questo salary cap. I club che non rispetteranno la nuova regola, votata all'unanimità, subiranno una decurtazione delle risorse derivanti dalla mutualità, in misura equivalente rispetto allo sforamento. Queste "multe", per il 50% saranno distribuite tra le società in regola, mentre il restante 50% saranno destinate allo sviluppo dei vivai (premi alle squadre che raggiungeranno le final eight Primavera, Allievi e Giovanissimi) e delle infrastrutture.
L'assemblea della Lega cadetta, riunitasi in via Rosellini a Milano, ha dato il via anche a una riduzione delle rose. A partire dal campionato 2013-2014 ogni squadra potrà avere rose formate al massimo da 22 giocatori sopra i 21 anni, mentre dal campionato 2014-2015 le rose saranno al massimo di 20 giocatori (oltre a una quantità illimitata di under 21).
"Queste nuove regole ci consentiranno di fare ulteriori passi avanti nella direzione della tutela del patrimonio finanziario delle nostre società", ha dichiarato il presidente della Lega di Serie B, Andre Abodi. Il numero uno della serie cadetta ha anche ribadito la necessità che si arrivi al più presto ad una serie B a 20 squadre: "Ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, ma purtroppo non riusciamo mai a riunirci ad un tavolo e a parlarne con le altre leghe per discuterne. Mi auguro di riuscirci al più presto, ad esempio al prossimo consiglio federale del 5 aprile".
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