{{IMG_SX}}Parma, 12 maggio 2008 - Il Parma ha esonerato l'allenatore Hector Cuper. La squadra è stata affidata a Andrea Manzo, allenatore della Primavera, che siederà in panchina domenica nell'ultima giornata di campionato. I ducali, che devono vincere per sperare di evitare la retrocessione, ospitano l'Inter.

 

"La Società Parma FC SpA - si legge in una nota - comunica di avere sollevato, in data odierna, il Signor Hector Cuper dall'incarico di allenatore della prima squadra del Parma FC. A lui e al suo vice Gustavo Siviero va il ringraziamento per l'impegno profuso con competenza e serietà. La conduzione tecnica della prima squadra viene affidata al Signor Andrea Manzo, allenatore della squadra Primavera del Parma FC, che sarà in panchina nella partita di domenica 18 maggio 2008 contro l'Inter".

 

IL DECLINO DELL'HOMBRE VERTICAL

 

La vita, alle volte,sa essere proprio beffarda. Chiedetelo a Hector Cuper, a cui oggi il Parma ha di fatto impedito di scacciare i fantasmi del passato. Il gol con cui ieri Del Piero ha fissato l'1-1 contro il Catania e prima ancora il rigore sbagliato da Materazzi contro il Siena avevano messo il tecnico argentino nella più paradossale delle situazioni. Domenica prossima, infatti, avrebbe guidato al Tardini i gialloblu contro l'Inter in una partita che avrebbe messo in palio la salvezza per gli emiliani da un lato e lo scudetto per i nerazzurri dall'altro.

 

Quello scudetto che sfuggì proprio a Cuper quell'ormai noto 5 maggio di sei anni fa quando, sulla panchina dell'Inter, vide i suoi gettare al vento un tricolore che sembrava ormai cucito sulle maglie. Un incubo per il tecnico argentino, la cui carriera sembra il perfetto ritratto del perdente di successo: prima la finale di Coppa delle Coppe persa contro la Lazio alla guida del Maiorca, quindi le due finali di Champions League che lo vedono rimanere a bocca asciutta sulla panchina del Valencia e infine quel maledetto 5 maggio. Da allora la carriera di don Hector, che qualcosa l'ha anche vinta (un campionato argentino e due Supercoppe spagnole), ha continuato una parabola discendente che in questa stagione ha forse toccato il punto più basso.

 

Nella scorsa estate, infatti, il Betis Siviglia lo chiama ad assumere la guida della squadra ma la sua è un'avventura poco fortunata, perchè dopo 14 giornate e un penultimo posto in classifica che allarma la dirigenza, la società gli dà il benservito. È il 2 dicembre 2007, poco più di cinque mesi fa. Ma la disoccupazione dell'«hombre vertical», l'uomo tutto di un pezzo, dura poco perchè in Italia c'è ancora chi lo ricorda per le belle cose fatte oltre che per quel 5 maggio.

 

Il Parma va male, Ghirardi decide di chiudere l'era Di Carlo e scommette su di lui, nella speranza di ripetere il colpaccio della scorsa stagione, quando la scommessa Ranieri consentì agli emiliani di salvarsi. Il 10 marzo Cuper torna in Italia e in pochi fanno caso al calendario che all'ultima giornata mette di fronte Parma e Inter, perchè i nerazzurri viaggiano come un treno e lo scudetto sembra ormai cosa fatta. Ma la macchina perfetta di Mancini comincia a incepparsi, il vantaggio sulla Roma si riduce sempre di più fino al pari di ieri contro il Siena che rimanda ogni discorso agli ultimi 90 minuti, alla doppia sfida sull'asse Catania-Parma che decide scudetto e salvezza.

 

Qualche malalingua comincia a dire che Cuper potrebbe magari sacrificare salvezza e carriera per restituire ai nerazzurri quello scudetto perso, una voce ingiusta specie per un uomo che ha fatto dell'integrità la sua ragion d'essere. Eppure l'ipotesi di un possibile esonero comincia a serpeggiare e a farsi strada, il Parma smentisce ma solo per poche ore perchè quel comunicato che nessuno si aspettava alla fine arriva: Cuper esonerato, come cinque mesi fa a Siviglia. Non ci sarà lui a battere la mano sul petto dei giocatori del Parma, se ne occuperà il tecnico della Primavera Manzo, uno che da giocatore ha vestito la maglia del Milan. L'hombre vertical resterà a guardare, certi spettri dovrà portarseli ancora dietro.