{{IMG_SX}}Milano, 3 novembre 2007 - La sfida più affascinante. La rivalità più accesa. Le polemiche mai sopite. Il campionato di serie A si prepara a rivivere il derby d'Italia. Un anno e mezzo dopo lo scandalo Calciopoli, Juventus e Inter tornano ad affrontarsi su un campo di calcio. E quest'anno, come non mai, il posticipo serale dello stadio 'Olimpico' avrà un sapore speciale. Il terremoto che ha sovvertito le gerarchie di forza del campionato italiano e costretto la formazione torinese ad una stagione di 'purgatorio' in serie B, condizionerà inevitabilmente il clima di una partita capace di tenere incollati davanti al televisore milioni e milioni di tifosi.

 

Rispetto a due anni fa, tutto, o quasi, è cambiato. La Juventus della 'Triade' Moggi, Bettega e Giraudo, capace di dominare la serie A sotto la guida di Fabio Capello, è soltanto un ricordo lontano. I campioni affermati hanno lasciato spazio ad un gruppo di giovani ambiziosi, guidati dai reduci di quella squadra capace di dominare la serie A per due campionati consecutivamente.

 

Del Piero, Buffon, Nedved e Camoranesi - non senza qualche dubbio - sono stati gli unici ha sposare il progetto bianconero, affidandosi nelle mani di Claudio Ranieri, il tecnico chiamato all'impresa di riportare la squadra ai livelli che più le competono. I primi risultati ottenuti nel campionato del ritorno in serie A sembrano dar ragione ad una società completamente rinnovata, che ha scelto uno stile e un profilo differente rispetto al passato. Ma la Juventus non è l'unica ad essere cambiata.

 

Domani si ritroverà di fronte ad un'Inter diversa: cresciuta dal punto di vista caratteriale e finalmente consapevole dei proprio mezzi. Niente a che vedere con quella squadra incapace di ottenere risultati importanti nonostante i faraonici investimenti del presidente Moratti. Roberto Mancini è riuscito nell'impresa di costruire un gruppo vincente, che l'anno scorso ha dominato il campionato, chiudendolo con più di venti punti di vantaggio rispetto alle inseguitrici. Sarà un caso, ma la rinascita dell'Inter ha coinciso con l'acquisto di due ex juventini come Zlatan Ibrahimovic e Patrick Vieira, che hanno contribuito alla crescita caratteriale di una squadra fino ad allora priva di leader.

 

I ruoli si sono invertiti. I favori del pronostico sono tutti dalla parte dell'Inter. E forse anche per questo è la Juventus ad aspettare con impazienza questa sfida. "La Juventus vuole batterci perchè forse in questo momento siamo la squadra migliore - ha spiegato Mancini -. E poi si portano dietro gli strascichi di tutto quello che è successo l'anno scorso. Che non è certo colpa nostra".

 

Ma il tecnico nerazzurro non disdegna il ruolo di grande favorito. Aver preso il posto della Vecchia Signora nelle gerarchie del campionato di serie A non sembra dispiacergli affatto. "La Juventus ha sempre giocato per essere la più forte di tutti - ha commentato Mancini in conferenza stampa - e questo aiuta molto a crescere. Se l'Inter ha preso questo spirito, può essere una cosa importante. È fondamentale giocare pensando di essere sempre i più forti".

 

Ma dall'altra parte non ci sarà una squadra rassegnata al ruolo di agnello sacrificale. "Affrontiamo una squadra che è la favorita e che questo Scudetto può solo perderlo - ha spiegato Ranieri-, quindi va fermata. Noi non possiamo accontentarci di pareggiare e le grandi squadre si differenziano per la volontà di puntare sempre alla vittoria". E la Juve il dna della grande squadra non vuole perderlo. Anche per i suoi tifosi che aspettano la sfida con l'Inter con impazienza: "E' da Pinzolo che stampa e tifosi ci fanno pensare a questa partita - ha concluso l'allenatore bianconero -. Non sarà una resa dei conti, ma una bella gara, una classica del nostro calcio". Dopo un anno, dunque, le parole e le polemiche lasceranno finalmente spazio al campo. Con una sola certezza: il derby d'Italia è tornato.

 

PROBABILI FORMAZIONI

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Zebina, Legrottaglie, Chiellini; Camoranesi, Nocerino, C.Zanetti, Nedved; Trezeguet, Del Piero. In panchina: Belardi; Molinaro, Criscito; Almiron, Salihamidzic, Palladino, Iaquinta.
Allenatore: Ranieri

INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Chivu; Figo, Dacourt, Cambiasso, J.Zanetti; Ibrahimovic, Crespo. In panchina: Orlandoni, Maxwell, Rivas, Cesar, Cruz, Suazo, Solari.
Allenatore: Mancini

ARBITRO: Rocchi di Firenze