{{IMG_SX}}Roma, 30 giugno 2008 - "L'Italia è molto cambiata. In parte è rimasta molto simpatica, quella dei nostri difetti, delle differenze regionali, dei dialetti. Siamo cambiati in altre cose. Si è adagiata sul consumismo, sul denaro. Siamo un popolo di arricchiti". È lo sfogo che il regista Enrico Vanzina, attualmente nelle sale con il 'cine-ombrellone' 'Un'estate al mare', affida alle pagine di 'Grazia'.

 

"In altri paesi - continua il regista - hanno investito in cultura, cercando di migliorare. Chi ha potere e denaro ha il dovere di migliorare la propria condizione. In Italia questi soldi sono stati spesi in altre cose (auto, barche, case, seconde case). Solo una ricchezza di facciata, che ha reso il nostro Paese un po' ridicolo". Il regista parla poi del rapporto con i colleghi: "Una volta c'era un'amicizia trasversale tra gli scrittori e i registi più importanti. Oggi invece c'è un cinema di clan: il clan di Moretti, il clan di Virzì, quello di Muccino. I registi di commedia, in generale, sono molto temuti. Però siamo amici di tutti quanti, da Salvatores a Tornatore, da Verdone a Placido. Ci vediamo, ma non è più come ai tempi di mio padre, non ci sono serate in cui ci si parla, ci si confronta".

 

Vanzina poi 'dà i voti' alle attrici con cui ha lavorato ("la più bella Jane Fonda, la più talentuosa Bette Davis, la più capricciosa Faye Dunaway") ma poi sentenzia: "Non mi piacciono le attrici. Non avrei mai potuto fidanzarmi con loro. Le temo, sono egocentriche. In generale hanno un ego particolare. Non hanno un grande senso dell'umorismo. A me son sempre piaciute di più le cassiere".
Infine, svela il "sogno nel cassetto": "Chi vorrei in un mio film? L'unico attore con cui non ho ancora lavorato, pur essendo molto amici: Carlo Verdone".

 

Per quanto riguarda il suo ultimo lavoro, 'Un'estate al mare', è successo al botteghino. Vince, scalzando dopo una sola settimana l'incredibile, verdissimo Hulk e soprattutto facendo rifiatare il box office, che, a dispetto delle temperature africane incassa, addirittura il 29% in più rispetto alla scorsa settimana. ''Missione compiuta'', dicono i due registi romani. E sottolineano: ''Abbiamo addirittura fatto risalire il box office, vuol dire che gli italiani hanno voglia di andare al cinema e divertirsi anche d'estate''. Grande risultato, fa notare Enrico Vanzina, ''a dispetto del caldo, della finale degli europei, del nubifragio di Milano''. Adesso, dice, ''si apre tutta un'estate davanti per la vita del film, si preannuncia un grandissimo successo''. Felicità e tanta soddisfazione, prosegue il regista, ''perché il progetto era molto rischioso''. Invece, ''in questi giorni siamo stati in diverse sale - racconta - e la cosa che ci ha confortato di più è che la gente seguiva il film con grandi risate, spesso addirittura con degli applausi. Insomma, il pubblico si diverte moltissimo''.

 

In sala da soli tre giorni, il film-cocomero, come è stato prontamente ribattezzato, distribuito in 576 sale, realizza 1 milione e 309 mila euro.
Quasi tre volte quello di dell'incredibile Hulk che scivola in seconda posizione, segnando, rispetto alla prima settimana, una flessione del 45% negli incassi (565.135 euro).
In terza posizione , anche in questo caso dopo tre giorni di programmazione, si inserisce 'La Notte non aspetta', di David Ayer, con le violente avventure del poliziotto Tom Ludlow-Keanu Reeves alle prese con uno scandalo che lo vede coinvolto nel dipartimento di polizia di Los Angeles, di cui fa parte anche Hugh Laurie-Dr. House. Perde quindi due posizioni 'E venne il giorno' di Mr. Night Shyamalan, che passa dal secondo al quarto posto. Mentre scivolano rispettivamente in quinta e sesta posizione la commedia rosa 'Un amore di testimone' (una settimana fa al terzo) e le avventure delle ragazze di 'Sex and the City' (una settimana fa quarte). L'attempato ma sempre atletico 'Indiana Jones' di Harrison Ford, che nel frattempo ha superato gli 11 milioni di incasso, tiene duro cedendo, dopo ben sei settimane di programmazione, un solo posto (passa dal 6 al 7). E resistono infine anche i due film italiani premiati a Cannes, 'Gomorra' e 'Il Divo', questa settimana rispettivamente in ottava e nona posizione.