{{IMG_SX}}Roma, 17 giugno 2008 - "Ho visto la prima versione di 'Un giorno perfetto' tre giorni fa". Lo annuncia a cinematografo.it Ferzan Ozpetek, a Taormina in qualità di presidente della giuria internazionale. Il suo nuovo lavoro, tratto dall'omonimo romanzo di Melania Mazzucco, è tra i titoli italiani più attesi della nuova stagione nonchè tra i più accreditati ad entrare nella selezione veneziana. Ma di questo, naturalmente, non si parla.

 

"Sono stato fortunato a disporre di un cast eccezionale (Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari tra i protagonisti, ndr) e di un produttore che mi ha proposto il progetto, credendo in me (Domenico Procacci, ndr)", dichiara il cineasta turco ma ormai italiano di adozione, indicando così quale sia stata la genesi del film. "Sì, è stato proprio Domenico a portarmi la sceneggiatura già scritta da Sandro Petraglia: io avevo appena finito 'Saturno Contro'; quando l'ho letta ho risposto immediatamente 'Lo faccio', ancor prima di visionare il libro della Mazzucco. La paura è arrivata dopo quando ho realizzato di dover cambiare completamente il genere di cinema che ho finora fatto". In effetti, si tratta di un evidente cambio di rotta per il regista de 'Le fate ignoranti' e 'Cuore sacro', più legato ai drammi intimistici in cui non mancano tratteggi di commedia.

 


"Qui abbiamo a che fare con la cronaca nera. Servivano molte energie, ma l'ho preso come un esperimento". A fine montaggio, Ozpetek ha già qualcosa da raccontare su quanto 'Un giorno perfetto' gli abbia dato: "Mi sono avvicinato alla sofferenza che che trasforma gli esseri umani in mostri e per loro ho provato solo tanta compassione. E inoltre ho compreso che attraverso il cinema certi fatti di cronaca nera 'oscuri' riescono a prendere spessore da sfumature che li rendono più intelligibili. Un ruolo importante per il cinema, non c'è dubbio". Il regista ha accettato di essere presidente di giuria al 540 Taormina Film Fest ancor prima di sapere che il Paese ospite di quest'edizione fosse proprio il suo: "Ne sono felice: oggi il cinema turco vive un momento magico e -confida- non escludo di fare una capatina in Turchia per un nuovo film. Vedremo...".