{{IMG_SX}}Roma, 12 giugno 2008 - Grande attenzione al cinema italiano e al mercato. Queste le linee principali che il nuovo presidente della Fondazione Cinema per Roma, Gianluigi Rondi, intende seguire per la prossima Festa del Cinema che si terrà dal 22 al 31 ottobre nella capitale.

 

"A me interessa molto il rapporto con l'industria cinematografica italiana e con gli autori e dare maggior spazio al mercato del film - ha affermato Rondi (classe 1921) - Vorrei proprio che fosse una branca molto importante della Festa". "C'è già - ha aggiunto - ma vorrei potenziarla al massimo anche perchè a Roma abbiamo molte sale dove produttori, distributori ed esercenti si possono incontrare".

 

Come presidente dell'Accademia del Cinema italiano Rondi auspica un'alleanza molto stretta con la Mostra di Venezia: "Quella è una mostra d'arte, la Festa di Roma dovrebbe invece puntare sullo spettacolo e andare incontro alle richieste dello spettatore, salvando la qualità".

 

Il decano dei critici cinematografici ha ricostruito anche i momenti che lo hanno portato ad accettare l'incarico: "Una telefonata di mezz'ora di Goffredo Bettini mi ha fatto cambiare idea. E' vero, ero restio".

 

Rondi non intende comunque rinunciare ai nomi delle star di Hollywood e al tappeto rosso anche perchè "a Venezia l'ho inventato io". "Il tappeto rosso? Sì, purché non lo si chiami 'red carpet' poiché a me non piacciono le parole straniere e purché sia riservato alle star e, come ha detto il sindaco, non ai politici". "E' importante - ha aggiunto Rondi - che siano gli attori e le attrici che interpretano i film presenti ufficialmente al Festival e che non si facciano venire apposta star per passare sul tappeto rosso, perché allora non ci sto".