{{IMG_SX}}Roma, 18 febbraio 2008  - Dopo tre settimane di stop per il problema all'occhio sinistro, restituito al campo ieri in Premiership nel match perso dal suo Gloucester per 29-26 a Bristol, Marco Bortolami da ieri ha riabbracciato l'azzurro della nazionale italiana nella settimana che porterà alla trasferta di Cardiff contro il Galles, per la terza giornata del 6 Nazioni.

 


"Ma non sarà facile riconquistarmi il posto, visto come hanno giocato Dellapé e Del Fava contro Irlanda ed Inghilterra", ha detto oggi il seconda linea. "Ovviamente sono contentissimo di essere tornato in azzurro, ma in settimana dovrò lavorare per cercare di ritagliarmi uno spazio e metterli in difficoltà. Dalla prima volta in cui abbiamo giocato assieme quattro anni fa, Del Fava è migliorato enormemente, è una seconda linea di livello internazionale. Questo è un bene per la nazionale, perché dimostra che dietro ai presunti insostituibili ci sono altri giocatori che spingono e che si dimostrano allo stesso livello".

 

Tre settimane di stop che non hanno impedito a Bortolami di mantenersi in forma. "Ancora qualche giorno e sarò al 100 per cento. Se sono qui è perché posso giocare. Mi sono allenato normalmente, sono solo rimasto lontano dal contatto per evitare colpi all'occhio, ma ieri dopo la partita (ha giocato per tutti gli 80', ndr.) le sensazioni sono state molto buone".

 

Bortolami, che con l'arrivo del nuovo ct Nick Mallett non è più il capitano (ruolo che ha ricoperto per 37 volte, come il grande Massimo Giovanelli, ndr.), "ma Parisse sta facendo un grande lavoro, siamo tutti con lui, poi sono ancora giovane ed ho tempo per migliorare il mio record", non è uno abituato a stare troppo tempo fuori: "La nazionale naturalmente mi è mancata, a guardarla da fuori ho vissuto emozioni diverse da quelle cui ero abituato. Devo dire che c'é molta frustrazione per le due sconfitte contro Irlanda ed Inghilterra, visto che in entrambi i casi siamo stati ad un passo due vittorie mostrando ampi margini di miglioramento".

 

Bortolami ha visto la partita contro l'Irlanda da solo a casa sua, a Padova, mentre contro l'Inghilterra era bordo campo come inviato della BBC. "Mallett è stato giustamente molto critico, io ho cercato soprattutto di ascoltare perché in questi giorni dovrò cercare di assimilare al massimo le novità portare da nuovo ct", ha detto l'azzurro.

 

Che, a dispetto del grande inizio di Torneo del Galles (vittorie contro l'Inghilterra a Twickenham e contro la Scozia a Cardiff, per la partita di sabato non vede un pronostico chiuso: "Loro sono una squadra molto pericolosa, con individualità molto forti. Il nucleo della squadra è composto dagli Ospreys, che ho affrontato due volte con il Gloucester in Heineken Cup, quindi so quanto siano bravi. Poi hanno un nuovo allenatore, quindi hanno ritrovato anche quello stimolo in più, hanno strutture di gioco diverse, un nuovo allenatore della difesa. Hanno potenzialità enormi, ma ancora non si sono espressi al livello al quale possono arrivare". 

 

 Di qui, le speranze azzurre per sabato. "Hanno battuto un'Inghilterra che anche contro di noi si è confermata in difficoltà - ha spiegato Bortolami - e poi contro Scozia non hanno chiuso la partita quando invece avrebbe dovuto.
Quindi vedo i margini per andare a Cardiff a cercare di fare una grande partita. Anche se prima del 6 Nazioni il Galles sulla carta non sembrava per noi un avversario così difficile, pensando anche ad Irlanda ed Inghilterra, mentre le indicazioni arrivate dalle prime due giornate hanno detto l'opposto. Invece in questi primi due incontri noi abbiamo trovato avversari arrugginiti, con delle cose da sistemare. Il Galles però giocherà in casa, troverà stimoli importanti e non sarà facile gestire l'atmosfera che troveremo. Ma noi abbiamo comunque noi dimostrato di essere ad un passo dal poter vincere queste partite, quindi dobbiamo crederci".

 


Per vincere a Cardiff, però, ammette Bortolami, l'Italia dovrà stare attenta soprattutto a non ripetere gli errori commessi contro l'Inghilterra. A cominciare da qualche touche persa in maniera ingenua. "Su quella che dopo 2' porta alla meta di Sackey, è evidente un'irregolarità degli inglesi, l'arbitro avrebbe dovuto vederla, ma resta il fatto che sta a noi evitare di cadere in queste trappole".

 

Contro il Galles, avverte Bortolami, si potrebbero ripresentare le stesse difficoltà in rimessa laterale: "Perché loro giocano come gli inglesi, molto al limite del regolamento, sono bravi ad entrare nel gap e a tirare giù il saltatore. Contro il Galles potrebbe andare anche peggio, quindi dovremo scendere in campo ben preparati con chiare in testa le priorità necessarie per risultare più efficaci".