{{IMG_SX}}Roma, 25 gennaio 2008 - "Saranno fondamentali gli ultimi dieci minuti di ogni gara". L'ha detto il ct della Nazionale di rugby, Nick Mallett, alla presentazione a Roma in Campidoglio della nuova gestione dello stadio Flaminio e del torneo Sei Nazioni presenti fra gli altri il sindaco Walter Veltroni e il ministro uscente per le Politiche giovanili e le Attivita' sportive, Giovanna Melandri.

 

"Spero nell'appoggio del pubblico nei due incontri in casa- ha continuato il ct-. Come e' il livello del rugby in Italia? Per costruire la squadra migliore, servono anche degli investimenti: maggiori gli investimenti, maggiore la qualita'. Sono rimasto pero' impressionato dal livello e dall'entusiasmo dei giocatori che ho trovato".

 

"L'Irlanda (primo avversario della Nazionale nel Sei Nazioni, ndr)? L'anno scorso ha giocato due volte contro gli azzurri e nell'ultima l'Italia e' andata vicina alla vittoria. Il 2 febbraio a Dublino molto dipendera' dall'umore della giornata, perche' tutto puo' succedere. L'Irlanda non ha fatto bene alla Coppa del Mondo, ma ha grande affiatamento ed esperienza che la fanno essere la favorita. Le convocazioni? Le scelte che ho fatto possono non piacere a tutti- ha spiegato Mallett-. Non ci sono pero' delle esclusioni definitive e alcune sono state dettate dalla condizione fisica: in particolare questi giocatori che sono infortunati non e' detto che non possano tornare quando recupereranno. Una settimana di lavoro insieme alla squadra non e' molto per conoscerla, ma pochi giorni sono meglio che niente. Sono molto eccitato da questo debutto, spero che i giocatori si fidino di me dopo avermi conosciuto e il lavoro di questi giorni. Masi? E' una grande sfida tecnica per lui, ma dopo Troncon c'era bisogno di qualcuno con il fisico imponente e lui doveva avere una chance di poter giocare. Perche' ho preferito Masi a Marcato? Sono due giocatori simili, entrambi hanno un buon calcio e una buona difesa, ma la mia preferenza per ora va a Masi".

 

Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha commentato: "Il mondo del calcio deve essere grato al rugby per la cultura del fair play che sta introducendo". "Sono soddisfatto- ha continuato il leader del Pd- perche' Roma ha fatto e sta facendo degli sforzi per allargare ad altre discipline la cultura sportiva, che non deve essere limitata al calcio. Non abbiamo mai avuto problemi durante le partite di rugby: si danno botte incredibili, ma poi si stringono la mano e non hanno bisogno di qualcuno che dica loro di fare il terzo tempo".

 

"Ci sono molti motivi per cui sono contento di ospitare questa manifestazione a Roma. Il primo e' per la gestione del Flaminio affidata alla Federugby e per l'ampliamento di seimila posti, con maggiore accoglienza per il pubblico: e' un impianto meraviglioso che si presta al rugby. Il Sei Nazioni sta poi diventando un appuntamento fondamentale per Roma, come Piazza di Siena e gli Internazionali di tennis". Il presidente della federazione, Giancarlo Dondi, ha annunciato fra l'altro due nuovi sponsor per la Nazionale, il gruppo Fiat e San Carlo.