Truffa Superbonus 110, sei arresti a Roma: 12 milioni di fatture per lavori mai eseguiti

Attraverso professionisti compiacenti, dei pluripregiudicati emettevano fatture false e poi rivendevano il credito di imposta ad altre società edili

Roma, 27 ottobre 2022 – Truffa del “Superbonus 110%”, sequestrati a Roma oltre 4 milioni e mezzo di euro. Sono sei le persone arrestate per avere fatturato interventi edilizi mai eseguiti, ottenendo lauti crediti fiscali che venivano poi rivenduti a società compiacenti. Tre persone sono carcere e altri tre ai domiciliari, le misure cautelari sono state emesse dal gip di Roma nell'ambito di una inchiesta per truffa. Tra reati contestati, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, truffa aggravata e autoriciclaggio.

Guardia di finanza
Guardia di finanza

Le indagini

L'indagine – condotta dalla guardia di finanza, coordinata dalla procura capitolina – si è focalizzata su una serie di soggetti, molti dei quali pluripregiudicati, che avrebbero posto in essere plurime cessioni di crediti d'imposta, maturati nell'ambito delle misure di sostegno all'economia. Gli indagati avrebbero fatturato lavori edili per un ammontare complessivo di oltre 12 milioni di euro che, verosimilmente, non sarebbero stati effettuati, e i relativi crediti fiscali fittizi sarebbero stati successivamente rivenduti a società compiacenti e, infine, monetizzati.

Le condotte illecite, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero state realizzate anche con l'ausilio di due professionisti compiacenti, entrambi operanti a Roma: un ingegnere e un commercialista che hanno apposto i visti di conformità alle spese, previsti dalla normativa di settore per accedere al beneficio fiscale. I militari hanno anche proceduto al sequestro di oltre 4,5 milioni di euro.