Roma, svastica sulla bara al funerale a Prati. La famiglia: “Alessia non l’avrebbe voluta”

Nessuno è intervenuto per interrompere l’iniziativa fuori dalla chiesa. Unar: “Sciogliere gruppi estremisti”. La Procura ha aperto un fascicolo d'indagine. Le reazioni della politica

Le immagini della bara fuori dalla chiesa

Le immagini della bara fuori dalla chiesa

Roma, 11 gennaio 2022 - Un fascicolo di indagine è stato aperto dalla Procura di Roma in relazione alla vicenda della bara avvolta da una bandiera nazista al termine dei funerali di una militante di Forza Nuova, Alessia Augello, scomparsa all’età di 44 anni in ospedale a Roma il 7 gennaio scorso. Le esequie si sono svolte ieri 10 gennaio nella chiesa di Santa Lucia a Prati non lontano da piazzale Clodio. I pm  hanno affidato le indagini a Digos e carabinieri e una prima informativa è già stata trasmessa ai magistrati.

La famiglia: "Ci dissociamo dall'accaduto"

"La famiglia, gli amici e Alessia stessa prendono le distanze e si dissociano da quello che è accaduto all'esterno della chiesa di Santa Lucia dopo i funerali". Lo scrive su Facebook Stefania Vesica, la zia di Alessia Augello dopo le polemiche sulla bandiera nazista appoggiata sulla bara della giovane donna al termine dei funerali.

"Siamo addolorati per la perdita della nostra amata Alessia. Ci dissociamo totalmente dai fatti che si sono svolti all'esterno della Chiesa, dei quali non eravamo a conoscenza e che nemmeno Alessia stessa avrebbe in nessun modo condiviso né apprezzato. Non avremmo mai permesso né autorizzato quanto poi è successo. Chiediamo ai giornalisti e a tutti quanti, vista la gravità della nostra perdita di rispettare il nostro dolore e il nome di Alessia Augello", il messaggio della famiglia.

La parrocchia di Santa Lucia e il Vicariato prendono le distanze 

Il Vicariato di Roma “deplora con fermezza quanto accaduto ieri, davanti alla parrocchia di Santa Lucia, alla totale insaputa del parroco don Alessandro Zenobbi e di tutto il clero parrocchiale, al termine della celebrazione di un funerale”, quando sulla bara è stata messa una bandiera con la svastica nazista, “simbolo orrendo inconciliabile con il cristianesimo”. La diocesi di Roma parla di “strumentalizzazione ideologica grave, offensiva e inaccettabile” e conferma quanto detto dal parroco don Zenobbi: “Quanto si è verificato all'esterno della chiesa è avvenuto senza nessuna autorizzazione”.

All'indomani dei fatti la vicenda continua a far discutere. Le reazioni della politica:

Unar: Sciogliere gruppi estremisti”

“Una bara avvolta in una bandiera con la svastica nazista, saluti romani e un addio al grido di 'Presente!'. Sembra un film d'epoca e invece è quanto avvenuto lunedì 10 gennaio a Roma, anno 2022, sul sagrato di una chiesa al termine di un funerale di una militante di Forza Nuova. Siamo preoccupati dal clima che si respira nel Paese. Dopo l'assalto alla Cgil, è inconcepibile che gruppi di estrema destra, che in Italia godono anche di spazi del Demanio pubblico per portare avanti il pensiero fascista, possano sentirsi liberi di manifestare tranquillamente ideologie vietate dalla Costituzione”afferma in una nota, il direttore dell'Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Triantafillos Loukarelis.

“Ieri l'attacco a un sindacato, oggi l'uso di una chiesa e di un funerale, domani cosa accadrà? Ci auguriamo che le indagini della Digos portino all'individuazione dei responsabili il prima possibile”. “Sarebbe grave se episodi come questo passassero sotto silenzio”, aggiunge Loukarelis

Fiano (dem): “Se pensate che a poco a poco ci abitueremo vi sbagliate”

“Se pensate che saremo indifferenti vi sbagliate. Se pensate che lasceremo correre vi sbagliate”, scrive su Facebook il deputato dem Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera. “Migliaia e migliaia di italiani sono morti per colpa di quella bandiera di merda simbolo della vostra nostalgia degli assassini nazisti – aggiunge -. Migliaia di ebrei italiani sono stati deportati e poi gasati nei campi di sterminio per colpa di quella bandiera di merda. Migliaia e migliaia di morti hanno fatto si che la nostra Costituzione vietasse il fascismo degno alleato di quella bandiera di merda”.

“Noi non dimentichiamo, noi non scusiamo, noi non perdoniamo gli assassini nazisti, l'ideologia nazista, i crimini nazisti prosegue il deputato -. In Italia non dovrebbero essere permesso ostentare quella bandiera nel 2022 davanti alla Chiesa di Santa Lucia a Roma per un funerale. La pietà per i morti non può cancellare la storia e la Legge. Perlomeno da noi del Pd sarete denunciati”

Condanna dell'ex sindaca M5S Virginia Raggi e della maggioranza capitolina

“Tra pochi giorni dice l’ex sindaca di Roma - ricorrerà il giorno della memoria e non possiamo tollerare che simboli come la svastica vengano ancora esposti e che un partito come Forza Nuova, che ne fa il proprio vessillo, trovi ancora spazio nella nostra Italia. È arrivato il momento di applicare la Legge Scelba nei confronti di questa ‘forza politica’, tramite l'emanazione di un decreto che gli impedisca di muoversi legittimamente".

"Esprimiamo fortissimo sdegno per quanto accaduto, all'insaputa del parroco, subito dopo un funerale svoltosi a Roma, presso la chiesa di Santa Lucia. Non è ammissibile l'esposizione di simboli che inneggiano al fascismo e al nazismo ancora oggi", denunciano in una nota le consigliere e i consiglieri del Partito democratico in Campidoglio. E aggiungono: "L'esercizio della libertà della nostra società parte dal contrasto a questi fenomeni".

"Troviamo davvero sconcertante e indecente che la nostra città debba essere ancora una volta teatro di fatti gravissimi che richiamano pagine buie della storia, a uso e consumo di movimenti di estrema destra - è la posizione della Lista Calenda -. Evidentemente non siamo stati abbastanza chiari nel condannare a dovere episodi simili come l'assalto alla Cgil avvenuto nell'ottobre scorso. Non basta dissociarsi, a posteriori, da manifestazioni come quelle che Forza Nuova ha fatto ieri, esponendo una bandiera con la svastica posata sul feretro di una militante. La Capitale non può permettere un simile oltraggio e deve far applicare la legge affinché qualsiasi forma di estremismo venga condannata senza appello. Bene ha fatto la Procura di Roma ad avviare un'indagine", concludono