Salvini incontra Draghi. "Di alcuni ministri non mi fido"

Il leader della Lega a Palazzo Chigi. Oggi aveva partecipato alla conferenza del centrodestra per Michetti sindaco di Roma: "Serve percorso di pacificazione nazionale"

Matteo Salvini, leader della Lega (Ansa)

Matteo Salvini, leader della Lega (Ansa)

Roma, 13 ottobre 2021 - Il segretario Leghista Matteo Salvini ha incontrato a Palazzo Chigicil presidente del Consiglio Mario Draghi. Sul tavolo i provvedimenti economici di prossima emanazione, con particolare riferimento alla Legge di Bilancio e al decreto fiscale.

Il punto

Le tensioni tra Lega e Governo sono palpabili. Stamattina il leader della lega aveva annunciato di voler vedere il premier: "Sono preoccupato, ho chiesto un incontro a Draghi, così il Paese non va avanti". Salvini aveva parlato durante la conferenza stampa del centrodestra in sostegno di Enrico Michetti al ballottaggio per il sindaco di Roma. "Per me prevenire è meglio che curare: puoi anche avere un genio ma se la macchina è fuori controllo... Chiederò al presidente Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale", prosegue il segretario del Carroccio. 

"Tirare fuori gli scheletri dal passato non fa bene all'Italia e non fa bene al governo. E siccome di alcuni ministri non ho particolare stima né fiducia, ne parlerò con il manager, l'amministratore delegato di questo governo, non può permettere che l'Italia vada incontro a problemi enormi", dice ancora Salvini tornando poi a criticare "chi gestisce l'ordine pubblico".  

"Tra 15 giorni c'è il G20, ci sono cinque scemi disadattati che hanno assaltato la sede di un sindacato, da venerdì il green pass obbligatorio...Alitalia, Ilva, la riforma del catasto, i porti a rischio blocco e qui stiamo a parlare di fascismo? Dopo quindici giorni, grazie a giornalisti arrivati a un infimo livello, di guardonaggio in camera da letto...", aggiunge il leader leghista.

Meloni: "Lamorgese inadeguata"

 Sulla stessa scia anche Giorgia Meloni, al suo fianco dutante la conferenza stampa. "In Italia c'è un clima francamente molto preoccupante per varie ragioni. E Draghi può essere una figura utile con la quale confrontarsi", dice la presidente di Fratelli d'Italia. "Anche dalle scelte del governo dipendono le soluzioni a queste problemi. E dalle scelte del governo dipendeva evitare quello che è successo sabato", aggiunge Meloni attaccando poi il Viminale. "Noi continuiamo a chiedere le dimissioni del ministro Lamorgese da tempi non sospetti, è un ministro assolutamente inadeguato e l'abbiamo visto a 360 gradi, l'abbiamo visto sull'immigrazione, sui rave e sulle manifestazioni di piazza - dice -. Mi preoccupa tutto quello che accade da qui a domenica perché mi pare che il clima sia molto caldo, mi preoccupa quello che accadrà nei porti di Genova e Trieste perché sono state annunciate manifestazioni, mi preoccupa ormai qualsiasi cosa perché abbiamo un ministro che non riesce a garantire un minimo di sicurezza. Mi dispiace anche per le persone che vogliono legittimamente manifestare e si trovano accomunati ai violenti".

Tajani: "Non si vota su fascismo e antifascismo"

Domenica si vota per eleggere "il sindaco di Roma" e non per "scegliere tra fascismo e antifascismo", ci tiene invece a sottolineare Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia. "Qui si tratta di scegliere il sindaco di Roma. Nessuno deve prendere lezioni da nessuno. In questo momento non si deve parlare di storia", aggiunge.  Insomma, giusto "condannare chi ha sbagliato, nessuno di noi si è tirato mai indietro. Anche le parole di Giorgia Meloni sono state molto chiare, è stata chiarissima nel dire come la pensa. Matteo Salvini è stato persino criticato perché da giovane era nei comunisti padani… ora però chiediamo ai romani di andare a votare per scegliere un sindaco capace di risolvere i problemi di questa città".