Nomine Ue, c'è l'accordo: Von der Leyen alla Commissione, Lagarde alla Bce

Due donne ai vertici dell'Unione Europea. Il belga Charles Michel indicato per la presidenza del Consiglio, lo spagnolo Josep Borrell come Alto rappresentante. Conte rivendica per l'Italia il commissario alla Concorrenza: probabile poltrona a un leghista

Ursula von der Leyen (Ansa)

Ursula von der Leyen (Ansa)

Bruxelles, 2 luglio 2019 - C'è l'accordo sulle nomine Ue. Dopo due giorni di serrate trattative, i leader dei 28 mettono sul piatto i nomi per i top jobs dell'Unione, da sottoporre al voto dell'Europarlamento. A cominciare, dal numero uno, quello del presidente della Commissione Ue. Anzi della presidente, perché il successore di Jean Claude Juncker indicato dal Consiglio europeo con un voto quasi unanime (con la sola Germania astenuta), è una donna: Ursula von der Leyen, ministra della difesa tedesca (Ppe). Anche la Bce va verso un cambio di rotta al femminile. L'intesa è su Christine Lagarde, direttore del Fondo Monetario Internazionale, che dovrebbe sostituire Mario Draghi al vertice: scelta che va nella direzione di una continuità con la gestione 'italiana'.  Per la presidenza del Consiglio europeo è stato designato il belga liberale Charles Michel mentre il socialista spagnolo Josep Borrell è proposto come Alto rappresentante. 

Conte: "All'Italia la Concorrenza"

Il governo si dice soddisfatto del pacchetto di nomine dopo aver bloccato ieri il nome di Timmermans, l'uomo di punta di socialisti e democratici candidato alla presidenza della Commissione. "L'Italia potrà orientare la nuova politica economica e sociale dell'Unione europea - spiega Conte - Era quello che avevo richiesto: guardiamo ai profili e alle figure. Non avevo davanti un foglio bianco e il mio dream team ma la composizione di vertice dell'Ue è molto equilibrata". Il premier dice di aver ottenuto per l'Italia "la garanzia di un commissario di alto rilievo economico e di una vicepresidenza" della commissione: in particolare rivendica per Roma il commissario alla Concorrenza che dovrebbe essere un leghista. "C'è un accordo di massima con i vicepremier, che ho sentito". La "magna pars l'avrà la Lega, alla luce del risultato delle europee". Per quanto riguarda la Bce, aggiugne Conte, con la nomina di Lagarde, l'Italia guadagna "un posto nel board". 

Non si sbilancia Matteo Salvini:  "A prescindere dai nomi, l'importante è che in Europa cambino le regole - commenta il vicepremier - a partire da immigrazione, taglio delle tasse e crescita economica. E su questa battaglia l'Italia sarà finalmente protagonista". Il ministro dell'Economia Giovanni Tria plaude alla scelta della Lagarde. "Ottima. È una persona di grande valore". Per Luigi Di Maio, l'Italia ora "vanta un grandissimo credito".  È fondamentale che in Commissione venga assegnato a Roma "un portafoglio economico".

Passando all'opposizione, secondo il segretario del Pd Nicola Zingaretti, la scelta di Von Der Leyen è un autogol del governo. "Salvini ha detto no a Timmermans che voleva un'Europa del lavoro, della crescita e dello sviluppo sostenibile. Ora hanno scelto Von der Leyen, simbolo del rigore e della continuità. Un errore clamoroso".

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Tusk: "All'Italia deve andare una vicepresidenza"

COMMISSIONE UE - All'interno del Consiglio europeo "solo la Germania si è astenuta su von der Leyen", spiega il presidente del Consiglio uscente Tusk. E questo per questioni di politica nazionale (i socialisti in maggioranza a Berlino erano contrari). Ma la tedesca piace alla Merkel e al di là del nome "è un buon segno che per la prima volta sia una donna a ricoprire questo incarico. Sono felice", dice la cancelliera. Bollino di approvazione anche del predecessore Juncker. Una "buona soluzione", la definisce il lussemburghese, "sa come muoversi nella politica di Difesa e nel sociale".

Von Der Leyen ha annunciato l'intenzione di nominare Frans TimmermanMargrethe Vestager come vicepresidenti della Commissione con "il rango più alto". Tusk incoraggia a completare la squadra della vicepresidenza con un italiano(a) in virtù di un "equilibrio geografico appropriato: se qualcuno mi chiede cosa significa, credo che l'Europa dell'est, centrale e l'Italia dovrebbero essere a bordo in questo processo". 

BCE -  Christine Lagarde, parigina, classe 1956, si è detta "molto onorata" della nomina alla presidenza della Bce e annuncia che lascerà "provvisoriamente le mie funzioni di direttore generale del Fondo monetario internazionale durante il periodo" in cui resterà a Francoforte. Lagarde era stata riconfermata al Fondo nel 2016 (il mandato dura sette anni). 

EUROPARLAMENTO - Partita a sé quella della presidenza dell'Europarlamento. Tra i candidati c'è anche l'italiano del Pd David Sassoli. "Se il Parlamento esprimerà Sassoli (non sono membro del Parlamento e non lo voterò) sarà il presidente espresso dal Parlamento - dice Conte -. Ho sentito dalla famiglia socialista anche altre valutazioni e altri nomi ma potrebbero variare in qualsiasi minuto".