Governo, Berlusconi: no appoggio esterno a M5S-Lega

Di Maio: "Chiederemo decreto per votare a giugno". La Lega a Berlusconi: "Consenta esecutivo con i 5 Stelle". La replica di FI: "Proposta irricevibile". E in serata gli azzurri negano le indiscrezioni secondo le quali l'ex Cav sarebbe pronto a dare un appoggio esterno. Mattarella: "Io arbitro, ma serve la correttezza dei giocatori". Pd, Renzi: "Io non correrò alle primarie" IL PUNTO Un luglio scomodo - di P.F. DE ROBERTIS Governo, domani il nuovo premier. Elezioni, le date possibili

Luigi Di Maio e Matteo Salvini (Ansa)

Luigi Di Maio e Matteo Salvini (Ansa)

Roma, 8 maggio 2018 - Tensione tra Lega e Forza Italia sull'eventuale appoggio al governo neutrale proposto ieri da Mattarella. Se Berlusconi vota l'esecutivo del presidente, considerate finita l'alleanza? "Ci sarà un grosso problema in questo caso. Sì. Ci siamo presentati insieme a Berlusconi per un motivo di coerenza che va oltre la logica", dice Giancarlo Giorgetti, capogruppo del Carroccio alla Camera. Quindi l'appello al Cavaliere: "Continuiamo a chiedere a Berlusconi un gesto di responsabilità per aiutarci a dare un governo al Paese". Questo gesto è il famoso passo indietro? "Semplicemente è cercare una forma di presenza di Forza Italia che sia compatibile con il governo con il Movimento 5 Stelle - aggiunge il leghista -. Non rompiamo la coalizione, ci siamo presentati alle elezioni come centrodestra unito e così ci hanno votato, teniamo fede a quell'impegno per coerenza, ma forse c'è qualche soluzione che permetta di rispondere alle attese degli italiani che chiedono un governo politico. Il rischio di un'astensione forte c'è con il voto a luglio, ma noi abbiamo fatto di tutto per dare un governo politico - conclude -. Non esistono governi neutrali: per esempio il modo con cui disinnescare le clausole Iva è una scelta politica". 

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Un luglio scomodo

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FORZA ITALIA: PROPOSTA LEGA IRRICEVIBILE - Ma Forza Italia sbarra la strada. La proposta di Giorgetti "è irricevibile", tuona la capogruppo Mariastella Gelmini. "Chiedere a FI di dare l'appoggio esterno mi pare una domanda malposta che non può che avere una risposta negativa". Piuttosto, aggiunge, Giorgetti "chieda esplicitamente al leader del Movimento 5 stelle di mettere da parte l'inaccettabile veto nei confronti di Forza Italia per far nascere subito un governo politico". La forzista rassicura comunque la Lega: "Crediamo che non ci siano le condizioni per votare un governo neutrale". Le parole del Presidente della Repubblica sono "piene di buon senso" ma "abbiamo rispetto per il voto degli italiani e siamo coerenti con il centrodestra unito". In serata una nota di Forza Italia nega le indiscrezioni su un'apertura degli azzurri circolata in tarda serata: "Silvio Berlusconi smentisce fermamente le indiscrezioni secondo le quali sarebbe pronto a dare un appoggio esterno ad un governo guidato da M5S e Lega. Dopo due mesi di tentativi per dare vita ad un governo espressione del Centrodestra, prima forza politica alle elezioni del 4 marzo, Forza Italia non può accettare nessun veto".

VERSO IL VOTO  - Le parole di Giorgetti giungono dopo le dichiarazioni rilasciate questa mattina da Di Maio. Il leader grillino a Rtl 102.5 definisce "complicato" un rapporto con Salvini "che aveva enormi potenzialità". E suggerisce: "Se non toglie i voti dal freezer...”. Chiara la linea dei Cinquestelle che, senza l'intesa col Carroccio, puntano dritti verso le elezioni anticipate. A fronte dell'insistenza di Di Maio per un voto il prima possibile ("Probabile il 22 luglio"), arriva la frenata del Carroccio con Centinaio che definisce la data "rischiosa". Quindi l'intervento di Giorgetti che sembra riaprire a una soluzione "politica" della crisi che allontanerebbe il voto. 

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Il 22 luglio è una “data abbastanza rischiosa” dice Gian Marco Centinaio ai microfoni di 'Agorà' su Raitre, a proposito delle elezioni anticipate. L'esponente della Lega lancia un'ultima possibilità per scongiurare il governo neutrale: “A Di Maio e Berlusconi chiediamo di fare un passo laterale, andiamo da Mattarella tutti insieme e troviamo una soluzione politica”. Ma Di Maio insiste e chiede addirittura di andare a votare a giugno. "Si deve andare a votare il prima possibile. Luglio è un problema. Noi abbiamo intenzione la settimana prossima di chiedere di emanare un decreto di emergenza ad hoc che consenta di modificare un parametro sul voto degli italiani all'estero e quindi andare a votare anche a giugno", aggiunge il leader del M5S.

E Giorgetti replica a stretto giro: "Di Maio vuole votare a giugno? Vede che non c'è la trattativa. Noi non auspichiamo di andare al voto ma vogliamo fare un governo". 

Quirinale, Governo, consultazioni: foto generica (Ansa)
Quirinale, Governo, consultazioni: foto generica (Ansa)

MARTINA - Per Maurizio Martina, Di Maio e Salvini hanno un atteggiamento irresponsabile. Il segretario reggente del Pd, ai microfoni di Radio Capital dice: "Ho trovato totalmente irrispettoso che nel bel mezzo di una giornata delicata come quella di ieri Di Maio e Salvini si ritrovino e decidano addirittura la data del voto. Ci sono dei limiti che non vanno valicati, il loro atteggiamento è del tutto irresponsabile. Il gioco dell'oca a cui l'Italia ha assistito in questi due mesi è dato più da interessi di parte che non per il bene del Paese".

BOSCHI E RENZI - "Se si dovesse andare al voto è molto probabile che sia Gentiloni a guidare il centrosinistra, credo che sia il leader naturale", ha detto Maria Elena Boschi (Pd), intervistata a Porta a Porta su Rai 1. Intanto Matteo Renzi, intervistato da Giovanni Floris, dice: "Io non correrò alle primarie e il prossimo leader del Pd lo sceglieranno le primarie". Anche Renzi dice che il candidato premier del Pd "tendenzialmente sarà Gentiloni, specie se si voterà presto, naturalmente non voglio tirarlo per la giacchetta".

ASSEMBLEA PD - Intanto si avvicina la data della resa dei conti nel Pd. L'assemblea nazionale del Partito Democratico si terrà il 19 maggio (alle 10,30). Sarà l'occasione per scegliere se eleggere un nuovo segretario o convocare il congresso. 

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Mattarella: "Io arbitro, ma serve correttezza da parte dei giocatori"

Sergio Mattarella riceve Juve e Milan alla vigilia della finale di Coppa Italia (Ansa)
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