Governo Lega-M5s, Toti: "Di Maio indubbiamente interlocutore"

Il governatore ligure forzista precisa: "Ma non significa essere d'accordo. L'importante è il centrodestra unito". Di Maio insiste: "A noi la Camera, ma partita diversa da quella per il governo" Elezione presidenti di Camera e Senato, chi sono i possibili candidati Governo Lega-M5s, ora Berlusconi apre a Di Maio

Matteo Salvini e Giovanni Toti in un'immagine d'archivio (LaPresse)

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Roma, 20 marzo 2018 - Dopo Berlusconi, è il governatore ligure di Forza Italia Giovanni Toti a ribadire l'apertura al Movimento 5 Stelle nel caso nascesse un governo Lega-M5S. "L'importante è che il centrodestra trovi una posizione unitaria perché unitariamente si è presentato agli elettori, e unitariamente auspico riesca a fare un governo; così come, ovviamente, unitariamente si confronterà sulle cariche istituzionali di garanzia. Dopo di che i Cinque stelle, dato il consenso che hanno avuto dai cittadini, sono indubbiamente l'interlocutore", dice Toti. Ma, "avere un interlocutore non vuol dire essere d'accordo", precisa il governatore della Liguria alla Camera. 

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"È evidente che unitariamente sui rappresentanti istituzionali alle Camere, che sono organi di garanzia, mi auguro che si trovi larghissimo consenso in tutte le forze politiche. Questo Parlamento più che ogni altro ne ha bisogno. E poi come promesso agli italiani cercherà di fare ciò che c'è bisogno di fare. Mentre si discute - aggiunge Toti - ancora i clandestini sbarcano, ancora le imprese chiudono, ancora le nostre città sono insicure. Nelle ultime 72 ore due donne hanno perso la vita in un vortice di violenza ormai intollerabile. A questo deve porre rimedio il prossimo governo. Credo che il centrodestra abbia una ricetta seria per farlo. Vedremo che cosa accade".

M5S E PD - I grillini, nel frattempo, non si sbilanciano. Luigi Di Maio ribadisce che l'elezione dei presidenti delle Camere non è una partita "per il governo" ma "per l'abolizione dei vitalizi". E aggiunge: "Abbiamo chiesto la Presidenza della Camera perché qui ci sono più vitalizi da tagliare, più regolamenti da modificare". Ma "saremo decisivi per l'elezione di entrambi".

Su Mattarella: "Apprezziamo molto che il Quirinale non stia mettendo fretta alle forze politiche". Il Pd, intanto, continua a parlare a più voci sulle ipotesi di alleanza con il M5s. Il neosenatore Dario Parrini si dice "contrario", mentre Francesco Boccia dice di vedere "pian piano nuove aperture", oltre alla sua e a quella di Michele Emiliano, sull'eventuale appoggio dem ai grillini.