Giuseppe Conte, chi è il prof indicato come premier da Lega e M5s

Sarebbe il sesto presidente del Consiglio non eletto ad abitare Palazzo Chigi. L'amico del cuore: "Bravo a giocare a calcio e molto religioso" Le ultime consultazioni al Colle La squadra: i leader vicepremier ma ci sono caselle vuote Salvini: "C'è l'accordo su premier e ministri"

 Giuseppe Conte con Luigi Di Maio durante la presentazione della squadra di Governo (Ansa)

Giuseppe Conte con Luigi Di Maio durante la presentazione della squadra di Governo (Ansa)

Roma, 21 maggio 2018 - Finora ha operato dietro le quinte del palcoscenico dei Cinque Stelle ma ora il nome di Giuseppe Conte è stato fatto apertamente: è la figura che pentastellati e Lega hanno proposto come premier a Sergio Mattarella

La squadra: i leader vicepremier ma ci sono caselle vuote

CHI E'? -  Ma chi è Giuseppe Conte? Ha 54 anni ed è nato a Volturara Appulla, piccolo centro in provincia di Foggia. Sposato e poi separato, ha un figlio di 10 anni. Avvocato e professore ordinario di diritto privato all'Università di Firenze, era già stato indicato dai grillini per ricoprire l'incarico di ministro della Pubblica amministrazione, deburocratizzazione e meritocrazia. Si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma (1988) con 110 e lode. Tra il 1992 e il 1993 è stato borsista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Ha proseguito poi gli studi a Yale, negli Stati Uniti, a Vienna, Parigi, Cambridge e New York.

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Nel corso della sua carriera accademica ha insegnato diritto civile e commerciale presso l'Università di Roma Tre, la Lumsa di Roma, l'Università di Malta e quella di Sassari. E' condirettore della collana 'Maestri del diritto' per Laterza. Inoltre è membro del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa e ha presieduto la commissione speciale del Consiglio di Stato che ha destituito Francesco Bellomo, il consigliere di Stato finito nella bufera per i corsi per aspiranti magistrati in cui le borsiste venivano obbligate a indossare minigonne.  

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IL MIGLIOR AMICO: "BRAVO A GIOCARE A CALCIO" - Ho conosciuto Giuseppe Conte prima che iniziasse gli studi, eravamo ragazzi, circa trent'anni fa, e siamo diventati amici" rivela Antonio Placentino, il suo miglior amico che oggi è stato ospite di 'Un Giorno da Pecora', la trasmissione di Rai Radio1. "Io facevo il calciatore all'epoca - racconta Placentino - e Giuseppe, di tanto in tanto, veniva a giocare a calcetto o calcio a 11 con noi. Io sono di San Giovanni Rotondo, dove ha vissuto a lungo anche lui". In campo Conte "era un regista, uno alla Fabio Capello, se la cavava abbastanza bene". Conte tifa la squadra della Roma. L'amico racconta anche che da giovane "studiava moltissimo ed era molto riservato, di una riservatezza assoluta". e che è "sempre stato elegantissimo, anche a scuola era impeccabile nell'abbigliamento". Se Conte è a digiuno di politica non è così nella sua famiglia che è entusiasta della possibilità che diventi premier e, in queste ore, racconta Antonio, l'ha raggiunto in massa a Roma. "Si, c'è entusiasmo - ammette -. Il papà di Giuseppe è stato consigliere comunale e lui segue le orme del padre, è di una bravura unica". Conte è anche molto religioso. "Andava spesso al santuario di Padre Pio" svela l'amico.   

I PREMIER NON ELETTI - Se Conte venisse nominato premier, l'Italia tornerebbe ad avere un presidente del Consiglio non parlamentare: sarebbe la sesta volta, nella storia repubblicana, che a occupare Palazzo Chigi si ritroverebbe tecnico o un professore che non è stato eletto in precedenza dai cittadini come deputato o senatore. Il primo a essere presidente del Consiglio (e poi Capo dello Stato), senza il titolo di onorevole, è stato nell'aprile del 1993 l'ex-governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi: nominato dal presidente della Repubblica, così come prevede la Costituzione, in un periodo di delegittimazione della politica a seguito degli scandali di Tangentopoli, rimane in carica fino al 1994 quando si va a elezioni e a Palazzo Chigi arriva per la prima volta Silvio Berlusconi (1994). Non bisogna attendere però molto per avere di nuovo un tecnico alla guida del Paese: nel 1995 infatti tocca a Lamberto Dini. Anche il nuovo inquilino di Palazzo Chigi ha un passato in Bankitalia e, nel primo governo del Cavaliere, è stato ministro del Tesoro; incaricato dal presidente Scalfaro dà vita ad un esecutivo composto esclusivamente da ministri e sottosegretari tecnici e non parlamentari. Con le elezioni del 1996, a Palazzo Chigi si insedia Romano Prodi, poi arriva Massimo D'Alema seguito da Giuliano Amato che sarà a capo del governo dall'aprile del 2000 al giugno del 2001. Per quest'ultimo è la seconda volta da premier e in questa Legislatura e, a differenza della prima esperienza, non è né deputato né senatore. Passano dieci anni e il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, affida l'incarico di presidente del Consiglio a Mario Monti che, però, tecnicamente è parlamentare, visto che tre giorni prima della suo incarico è stato nominato, sempre dal Colle, senatore a vita. Ma non è un eletto. Infine, nella scorsa Legislatura tocca a Matteo Renzi: è segretario del Pd ma non è eletto in Parlamento, succede a Enrico Letta e resta a Palazzo Chigi dal 2014 al 2016, quando, a causa della sconfitta al referendum sulle riforme, si dimette e passa il comando a Paolo Gentiloni.