Di Maio annuncia l'addio al M5S: "Non siete più la prima forza in Parlamento"

Il ministro degli Esteri: "Movimento aveva il dovere di sostenere il governo ed evitare ambiguità, ma così non è stato". I parlamentari vicini al ministro sono oltre sessanta e confluiranno nei gruppi autonomi di Camera e Senato. Scelto il nome: 'Insieme per il futuro'. Prima della conferenza stampa, al Quirinale l'incontro con Mattarella. Di Battista: "Ignobile tradimento"

Luigi Di Maio annuncia l'addio al Movimento 5 Stelle (Ansa)

Luigi Di Maio annuncia l'addio al Movimento 5 Stelle (Ansa)

Roma, 21 giugno 2022 - Luigi Di Maio annuncia l'addio al Movimento 5 Stelle. Dopo una nuova giornata convulsa, il ministro degli Esteri in serata, nel corso di una conferenza stampa, ha chiarito la sua posizione e reso ufficiale lo strappo, un vero e proprio terremoto all'interno della prima forza parlamentare: "Oggi io e tanti colleghi lasciamo il Movimento 5 stelle. Da domani non sarà più prima forza in Parlamento. E' una scelta sofferta. Grazie al Movimento per quello che mi ha dato, ma credo anche di avere ricambiato. Negli ultimi giorni è stato messo in discussione il lavoro sia del presidente del Consiglio che del ministro degli Esteri, continuando a mettere in difficoltà il governo anche in occasione di importanti vertici istituzionali. Solo per provare a recuperare qualche punto percentuale senza neanche riuscirci. Pensare di picconare la stabilità del governo, e quindi di un Paese intero, solo per ragioni legate alla propria crisi di consenso è da irresponsabili, a maggior ragione in un momento delicato come questo".

Il ministro degli Esteri è pronto a costituire gruppi autonomi alla Camera e in Senato, un passo dunque che segna un'altra scissione del Movimento 5 Stelle, di certo la più dolorosa. "Nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale, ci mettiamo in cammino - ha detto Di Maio -. Partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un'onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l'odio, populismo, sovrani ed estremismi. Da oggi inizia un nuovo percorso. Per fare progredire l'Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l'altro".

Poi il nuovo appoggio al premier Mario Draghi: "In questo anno e mezzo ho lavorato con Draghi in dossier delicati e per questo sono stato definito 'draghiano'. E' vero, faccio parte del suo governo e il suo operato sia motivo d orgoglio in tutto il mondo. Continueremo a sostenerlo. Di fronte alle atrocità che sta commettendo Putin non potevamo mostrare incertezze, dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare nella storia. Con l'Ucraina o con la Russia".

Di Maio, ricevuto al Quirinale prima della conferenza stampa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, può già contare sull'appoggio di oltre 50 deputati alla Camera e 11 al Senato, pronti a firmare per la costituzione dei nuovi gruppi. Lacrime, sorrisi, abbracci, strette di mano. Dopo le dichiarazioni alla stampa all'Hotel Bernini, Di Maio si gode il bagno di folla dei suoi parlamentari, che lo seguiranno nella sua nuova avventura politica, 'Insieme per il futuro'. "Era ora", dice il titolare della Farnesina raccogliendo l'abbraccio dei suoi deputati e senatori.

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Di Battista: "Ignobile tradimento"

"Un movimento nato per non governare con nessuno ha il diritto di evolversi e governare con qualcuno, mantenendo, ovviamente, la maggioranza nel Consiglio dei ministri, per portare a casa risultati. Non ha alcun diritto di governare con tutti per portare a casa comode poltrone. Si chiama ignobile tradimento. Non senso di responsabilità". Queste la sferzata che arriva dall'ex deputato M5s Alessandro Di Battista dopo l'ennesimo show down interno di queste ore.

"Della nuova scissione del Movimento 5 stelle, ricordo che ne avvenne già una dopo l'ok al governo Draghi, e della nascita del nuovo gruppo 'atlantisti e europeisti' o 'moderati e liberali', non mi importa nulla", ribadisce Di Battista che torna anche a rivendicare di avere a suo tempo lasciato il Movimento "esclusivamente per questioni politiche, quando venne presa la decisione scellerata, e suicida, di entrare nel governo dell'assembramento. Ciò che avviene oggi è soprattutto frutto di quei giorni". "Forse adesso, e soltanto adesso, alcuni attivisti del Movimento stanno comprendendo le ragioni delle mie scelte passate, e anche di quel che dicevo in passato. Ma, per l'appunto, è il passato", annota ancora.