Roma, 8 aprile 2014 - Duro attacco di Beppe Grillo al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, con un post sul blog che assomiglia ad una scomunica del primo cittadino Cinque Stelle. Motivo dell’attacco, le critiche di Pizzarotti alla selezione dei candidati M5S per l’Europarlamento (“E’ un dato di fatto che in tutti i territori si è candidata gente che noi non abbiamo mai visto”, aveva detto il sindaco di Parma).
L'AFFONDO - Secca la replica di Grillo: “Il Movimento 5 Stelle è ecumenico, è aperto a tutti i cittadini italiani che vogliano farne parte e disposti ad accettarne le poche, chiare e semplici regole. Per essere candidati con il M5S è sufficiente rispettare i requisiti di iscrizione ed essere cittadini italiani incensurati. Non devi essere conosciuto da qualcuno, che sia egli il primo dei sindaci o l’ultimo degli attivisti. Capitan Pizza però non è d’accordo con quelle stesse regole che l’hanno portato a essere sindaco di Parma”. Nelle stesse dichiarazioni, Pizzarotti concludeva così: “Uno sconosciuto perché dovrei votarlo? La conoscenza secondo me è importante. Mi piace parlare dopo aver visto per dare un giudizio”. E il post sul blog di Grillo chiude: “E allora perché parli?”.
BAGARRE SU FB - “In effetti Beppe ha ragione. Pizza, sei un bravo sindaco ma astieniti da parlare di argomenti nazionali ed europei”. E’ Giulio Stefani, attivista di Vicenza che si definisce ‘Responsabile social media presso Movimento Cinque Stelle’, ad aprire le ‘danze’ dei commenti più in vista sulla pagina Facebook di Federico Pizzarotti, postando l’affondo con cui Beppe Grillo ha sfiduciato il sindaco di Parma .
Fioccano subito altri commenti critici: “Pizzarotti sei stato nominato! siamo in guerra e tu sei un disertore! A casa!”. Anche se Stefani cerca di abbassare i toni: “Il sindaco di Parma deve essere una risorsa per il M5S, non un peso. Qui, salvo sviluppi della situazione, nessuno manda a casa nessuno”.
Difficile contare i ‘mi piace’, visto che il post iniziale parla di raccolta differenziata a Parma. Altri poi cercano di fare buon viso a cattivo gioco: “non esiste cattiva pubblicità, ma solo pubblicità, questa è strategia di comunicazione”. Ma vengono messi a tacere: “andate sul blog e leggetevi i commenti.. le critiche sono tutte per Beppe!”. E poi: “non sono d’accordo con Pizzarotti. La forza del M5S è proprio questa, che qualunque semplice cittadino puo’ avere l’opportunita’ di fare il bene del Paese candidandosi” e “non è che Pizzarotti era così conosciuto prima della sua elezione. Perché prima ti è andata bene questa corrente di pensiero ed adesso che sei stato eletto non sei più d’accordo?”. Anche qui però la replica non manca: “E il pensiero critico dove lo mette?”. E spunta il buon senso che in questi casi è raro: “Ma chiarirsi in privato no?”. E ancora: “Pizzarotti perché non chiami Beppe e vi chiarite in privato?! Perche’ dare adito ai giornalai di parlare male del M5S?!”.
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