Roma, 20 gennaio 2013 - Mario Monti, a Bergamo, ha aperto la campagna elettorale. Standing ovation qualche minuto prima del suo discorso alla convention della lista 'Scelta Civica'. Mentre venivamo proiettate le immagini dell’ultimo anno del governo del Professore il pubblico in sala si è alzato in piedi per acclamare il premier. In particolare gli applausi si sono levati quando sullo schermo è stata proiettata l’immagine di Twitter in cui Monti annunciava, la salita in politica e a seguire le immagini con spread che scende sotto la soglia dei 287 punti base e la scritta "l’Italia è di nuovo in piedi".

"MI AVETE PRESO PER UN POLITICO?" - Quando Monti è salito sul palco della kermesse della sua lista la persone in sala lo hanno applaudito. E lui ironico ha detto: "Non vorrei che mi aveste preso per un politico. Oggi abbiamo parlato di speranza e di una cosa che sarebbe un po’ assente in noi, la passione. Vi assicuro che a me è venuta la passione".

LE TASSE - "E' possibile parlare senza incoerenza di una graduale riduzione delle tasse, senza promesse che non si possono mantenere", ha detto il Professore. "Qualcuno è stizzito perché parlo della possibilità di una misurata e graduale riduzione delle tasse, ma non è affatto incoerente”, ha assicurato il premier. "Quello che hanno fatto nel 2012 gli italiani era necessario, ma non per sempre", ha sottolienato.

"NO MANOVRE AGGIUNTIVE" - "Il fatto che la congiuntura vada meno bene o peggio di quanto previsto, di per sé, non indica la necessità di manovre aggiuntive perché il saldo è previsto in termini congiunturali".

I MODERATI E LE RIFORME- "Non occorre federare i moderati, occorre federare i riformatori, i riformisti", ha detto spiegando perché non ha accettato la proposta che gli aveva fatto Silvio Berlusconi. E ancora: "Non sempre coloro che si dicono moderati in politica sono moderati nel nostro senso" e comunque "’Italia non ha bisogno di moderazione nel senso di mezze misure, ma di riforme radicali".

LA GIUSTIZIA - Mario Monti ha spiegato che la "necessaria" riforma della Giustizia, contro la corruzione, sul conflitto di interesse e falso in bilancio ci sono stati ostacoli venuti da destra "anche per ragioni storiche e personali che conosciamo".

RISPOSTA A VENDOLA - Mario Monti non farà l’autocritica chiesta da Nichi Vendola. Il leader di Sel ha detto "che in fondo potremmo anche collaborare con Monti e i suoi sulle riforme istituzionali purché faccia autocritica", ha ricordato il premier a Bergamo, "ma scherziamo?".

GLI AVVERSARI - "Mai vorremmo veder spezzato il Paese, noi amiamo l’Italia tutta", dice il Professore rivolgendosi alla Lega che "si vergogna dell’Italia e invidia la Germania". "Noi ammiriamo la Germania e vogliamo imitarla in alcune riforme". E agiunge: "Il Pdl e la Lega devono arrendersi: questa volta gli antagonisti della sinistra, e in particolare della sinistra estrema, sono due: loro, i soliti vecchi che da vent’anni promettono e tradiscono la rivoluzione federalista, e noi che con semplicità parliamo il linguaggio della verità, delle riforme e dell’Europa". E ancora: "Starà agli elettori stabilire chi è più credibile: chi ha fallito per vent’anni o noi".

IL PRIMO CDM - All’ordine del giorno del primo Cdm metterei una serie di riforme costituzionali: da una "drastica riduzione del numero dei parlamentari", al "riassetto dello Stato" per renderlo meno "oneroso", passando per la modifica del Titolo V della Costituzione.

APPELLO AGLI ASTENSIONISTI - Mario Monti ha fatto appello al partito dell’astensione. "Ho parlato di due coalizioni rispetto alle quali riteniamo di essere migliori, ma ce n’è una terza che è la coalizione dei non votanti”, ha detto il premier. "La coalizione dei non votanti pensa di fare un dispetto alla vecchia politica ma fa un gran regalo alla vecchia politica", ha assicurato. Per questo "io dirò agli elettori: 'Non volete fare una scelta politica?' Fate la scelta civica...", ha spiegato.

L'IPOTESI QUIRINALE - "Ho pensato che per l’Italia fosse più interessante provare a promuovere questo sforzo piuttosto che magari andare ad esercitare per sette anni un incarico che è meno rilevante per il cambiamento dell’Italia".

SI COMMUOVE PARLANDO DEI NIPOTI - Al termine del suo discorso il presidente del Consiglio si è commosso pensando e ricordando i suoi nipoti. "Pensando ai miei quattro e presto cinque nipotini - ha detto Monti - e dopo questo impegno civico-militare di tredici mesi, ormai, avrei voluto occuparmi più di loro, ma avrei fatto torto a loro e ad altri tanti nipoti italiani. Non fatemi commuovere... Ora vi chiedo di raddoppiare lo sforzo da qui al 24 febbraio".

LA BOCCIATURA DEL FINANCIAL TIMES - ‘’Monti non è l’uomo giusto per guidare l’Italia’’. E’ quanto titola il Financial Times on line in un editoriale di Wolfang Munchau spiegando che il suo ‘’governo ha provato a introdurre riforme strutturali modeste’’ annacquate fino alla ‘irrilevanza macroeconomica’. ‘’Ha promesso riforme’’ finendo per ‘’aumentare le tasse’’: ‘’ha iniziato come tecnico ed è emerso come un duro politico’’ prosegue l’Ft sottolineando che anche sul calo dello spread, molti italiani ‘’sanno che è legato a un altro Mario, a Draghi’’.