Milano, 5 aprile 2012 - Umberto Bossi si è dimesso da segretario della Lega. "Irrevocabili", come ha sottolineato lo stesso Senatùr. "Mi dimetto per il bene del movimento e dei militanti. La priorità è il bene della Lega e continuare la battaglia". Le dimissioni sono state presentate al consiglio federale del movimento, riunito nel quartier generale di via Bellerio a Milano dopo l’esplosione dello scandalo sui contributi elettorali, che le ha accolte. Bossi avrebbe detto, secondo quanto ha riferito l’europarlamentare Matteo Salvini a Radio Padania. "Chi sbaglia paga qualunque sia il cognome che eventualmente porti".

BOSSI: "HO PIANTO" - Poi in serata prende la parola direttamente Bossi: "Si scordino che io scompaia". E ancora: "Mi sono messo a piangere, poi ho smesso perché ho visto che piangevano tutti". "Le indagini - ha aggiunto - porteranno a controllare tutto. Io non avevo nessuna voglia di star lì perché è giusto che ci sia mano libera per lavorare. Io ero solo d’intralcio, era inutile per me restare. Sono andato al consiglio, nessuno mi ha chiesto le dimissioni ma mi sembrava doveroso farlo". LEGGI TUTTO

Al suo posto sarà un triumvirato a guidare il partito: il coordinatore delle segreterie nazionali, Roberto Calderoli, l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e la parlamentare veneta Manuela Dal Lago. Dopo la diffusione della notizia dell’addio del Senatur, i militanti del Carroccio riuniti in via Bellerio a sostegno del leader sono entrati nella sede al grido di ‘Bossi Bossi’.

Intanto il Consiglio federale della Lega Nord nell’accettare le dimissioni di Umberto Bossi da segretario, lo ha nominato presidente. Ad annunciarlo è il capogruppo della Lega in Regione Lombardia, Stefano Galli. Sul perché delle dimissioni di Bossi: "Llui è un grande uomo - ha sottolineato Galli, lasciando la sede di via Bellerio - e ha motivato le sue dimissioni dicendo che, essendoci di mezzo la famiglia era giusto fare un passo indietro’’.

NUOVO TESORIERE - Stefano Stefani, presidente della commissione Esteri di Montecitorio, è stato nominano nuovo tesoriere della Lega. La decisione è stata presa dal Consiglio federale del partito. ‘’Sono molto emozionato’’, si limita a dire Stefani.

MARONI CONTESTATO: "BUFFONE" - L’ex ministro dell’interno Roberto Maroni è stato contestato dai simpatizzanti di Umberto Bossi riuniti davanti alla sede della Lega in via Bellerio. All’uscita di un'auto a bordo della quale militanti pensavano ci fosse Maroni sono partiti cori "buffone, buffone" mentre gli venivano gettati sulla macchina dei volantini con riferimenti al 'bacio di Giuda'. Nell'immagine del bacio di Giuda, con la data anno Domini 33, una di un bacio tra Berlusconi e Gianfranco Fini, con la data 2010, e una con Maroni che poggia una mano sulla spalla di Umberto Bossi. E sotto le scritte: "Il traditore aveva dato un segno dicendo: 'quello che bacerò è lui: arrestatelo!. Subito si avvicinò a Gesù e disse: 'salve Rabbì!' e lo bacio". Sul retro poi è stata stampata la parte finale di questo passaggio del Vangelo di Matteo.

Poi le parole dell'ex ministro: "A Bossi ho detto: Umberto se deciderai di ricandidarti al congresso federale questo autunno io ti sosterrò. Alla fine del Consiglio federale - ha aggiunto Maroni - io e Umberto ci siamo lungamente abbracciati". "Adesso ci mettiamo al lavoro per fare pulizia, andando a guardare i conti e aprendo tutti i cassetti. E’ importante anche - ha aggiunto - che sia stato dato incarico a una societa’ di revisione esterna per la verifica patrimoniale".

BELSITO: "DISPIACIUTISSIMO" - "Sono dispiaciutissimo per Umberto Bossi": così l’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, ha commentato a Genova le dimissioni. "Non è colpa mia", dice sulla bufera che ha travolto il Carroccio: "Non ritengo di aver mai mal agito".

LE REAZIONI

FORMIGONI - "Sono notizie che colpiscono, non credo che ora sia possibile commentare e vedremo come si evolverà la situazione’’. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commentando, a margine di una conferenza stampa dopo la riunione della Giunta, la notizia. Formigoni ha sottolineato che in giunta "la maggioranza tiene bene perché gode del consenso dei cittadini". "Se siamo stati rieletti quattro volte è perché i cittadini esprimono il consenso su quello che facciamo - ha continuato - e sono soddisfatti per le iniziative che stiamo realizzando".  La Lega, ha ribadito il presidente della Regione, "ha sempre confermato di mantenere l’alleanza con il Pdl in tutte le amministrazioni dove ci siamo presentati assieme alle scorse elezioni".

DI PIETRO - "Le dimissioni di Bossi sono, da una parte un atto dovuto, dall’altra un atto da rispettare’’. Lo ha dichiarato l’on.Antonio Di Pietro (Idv) a Isernia a margine di una conferenza stampa convocata per fare alcune precisazioni sulla posizione dell’Idv in merito al deficit sanitario del Molise.

FEDE - "E’ troppo facile. Quando un albero è caduto tutti fanno legna. Non è la mia filosofia’": Emilio Fede esprime "affetto umano e solidarietà politica" a Umberto Bossi dopo le sue dimissioni. L’ex direttore del Tg4 è a Perugia dove si è recato per questioni personali. "Mai come in questo momento - ha sottolineato Fede - sono vicino a Bossi del quale sono amico da una vita. Io - ha concluso - sono un garantista’’.

FOLLINI - "Le dimissioni di Bossi sono un atto dovuto ancorchè tardivo. Rispetto il gesto ma mi riesce difficile considerarlo generoso e spontaneo. Osservo piuttosto che i tribuni dell’antipolitica altrui si rivelano il più delle volte di gran lunga peggiori dei bersagli contro cui scagliano le loro frecce". E’ il commento di Marco Follini, senatore del Partito democratico, sulle dimissioni da segretario nazionale della Lega Umberto Bossi.

GENTILINI - Bossi ha mostrato una volta di più di capire prima degli altri cosa si deve fare. Il prosindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, leghista di ferro anche se non piu’ bossiano doc come nella prima ora, commenta piuttosto serenamente le dimissioni di Umberto Bossi dalla segreteria. "A Bossi avevo consigliato di dimettersi - dice Gentilini - ha dimostrato di nuovo di aver fiuto, si è dimesso senza che nesuno glielo avesse chiesto. Lo ha fatto per amore del partito". "Adesso è ora di cambiare - aggiunge Gentilini - e il ricambio non può che essere Maroni". Gentilini sembra anche sodisfatto della nomina del veneto Stefani alla tesoreria e della Dal Lago nel cosiddetto triumvirato che traghettera’ la Lega al congresso.

GELMINI - "Queste dimissioni date in modo così tempestivo dimostrano la buona fede di Bossi e come il suo impegno sia sempre stato legato alla passione per la poltica, senza nessun interesse personale. Quando eravamo ministri, in Cdm l’ho sempre visto battersi per i valori e gli ideali in cui credeva". Così Maria Stella Gelmini, ex ministro dell’Istruzione e deputato pidiellino, commenta le dimissioni di Umberto Bossi. Le notizie sul caso Belsito, dice all’Adnkronos Gelmini, ‘’hanno profondamente rattristato Bossi, spingendolo alle dimissioni, un vero gesto di grande responsabilita’, che merita assoluto rispetto, non solo da parte nostra, ma anche da parte degli avversari politici". "Noi siamo alleati della Lega e ci sentiamo molto vicini a Bossi in questo momento’’, assicura Gelmini, che avverte: ‘’Alla fine, questa vicenda dimostra che Bossi sia stato più vittima che responsabile dei fatti che stanno emergendo".