Milano, 19 marzo 2011 - "La Francia e l’Inghilterra ci hanno soffiato l’influenza politica nel Mediterraneo". Lo ha affermato il segretario dell'Udc Pier Ferdinando Casini nel corso del forum Confcommercio di Cernobbio, scusandosi di fare un"’comiziaccio" di fronte al pubblico a causa delle sue critiche all’esecutivo.

"Il baciamano a Gheddafi - ha affermato Casini - non l’ho fatto io, così come il Trattato con la Libia non l’ho fatto io". Casini ha poi rivendicato il "senso di responsabilità" manifestato dal suo partito quando "ha votato a favore" dell’intervento italiano in Libia. "Per fortuna - ha aggiunto - non abbiamo deciso di offrire le basi senza intervenire, sarebbe stato come piazzare i fucili senza sparare, come dire vorrei ma non posso".

Casini critica pesantemente il governo, che definisce "irresponsabile", e bolla la decisione della Lega in commissione parlamentare di non partecipare al voto sulla risoluzione Onu come "intollerabile". "Gheddafi è un criminale di guerra - ha detto a Cernobbio - ma in Italia, purtroppo, c’è un'opposizione responsabile e un governo da irresponsabili. La dissociazione della Lega è semplicemente intollerabile".

Il leader dell'Api, Francesco Rutelli, rileva che "non c’è più una maggioranza di governo in Italia sulla politica estera". "Il rifiuto della Lega di aderire alle richieste delle Nazioni Unite rispetto alla crisi libica - ha aggiunto Rutelli - dimostra che il governo Berlusconi non ha una maggioranza sulla politica estera. È un cambiamento di scenario drammatico, che deve indurrre a ripensare anche in Parlamento ciò che deve avvenire per la sicurezza e il futuro del nostro Paese".

Sulla stessa linea pure il Pd. "Lo strappo della Lega è grave, il governo non ha più una maggioranza in politica estera ed è stato salvato dalle opposizioni, di questo dovrà rendere conto al Paese". Così il vicesegretario del Partito democratico Enrico Letta commenta l’assenza dei parlamentari del Carroccio nella discussione di ieri sulla Libia. Letta comunque ha ribadito che "le opposizioni faranno la loro parte".

L'Italia dei Valori invece "appoggia con convinzione la risoluzione 1973 dell’Onu ed è nettamente contraria ad un nostro intervento militare attivo in Libia. Quindi appoggiamo ogni iniziativa volta a sostenere questa risoluzione che ha l’obiettivo di salvaguardare le popolazioni civili dal genocidio in atto da parte del rais libico". È quanto affermano in una nota congiunta i parlamentari Fabio Evangelisti, Leoluca Orlando e Stefano Pedica, membri della commissioni Esteri di Montecitorio e palazzo Madama.

"Questo è il senso della nostra astensione - proseguono - sui documenti presentati ieri dalla maggioranza alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato. Ci siamo astenuti, infatti, proprio perché abbiamo proposto un nostro autonomo documento nel quale, insieme all’appoggio della risoluzione Onu, chiedevamo la denuncia e la revoca dello scellerato trattato d’amicizia fra l’Italia e la Libia voluto da Berlusconi e l’esclusione dell’intervento attivo delle nostre truppe. È un gesto di coerenza e di chiarezza di fronte agli italiani e alla Comunità internazionale", concludono.