Roma, 14 dicembre 2010  - Guerriglia urbana in pieno centro a Roma. Una quarantina di feriti tra i manifestanti, una sessantina - 57 precisa la Questura - tra le forze dell'ordine. Quarantuno i fermati: tutti accusati di violenza, resistenza, devastazione e uso armi improprie. Questo il primo bilancio degli scontri tra manifestanti e agenti nel centro della Capitale. Tra le migliaia di studenti in protesta per le vie di Roma contro il governo e la riforma Gelmini, anche un gruppo dei nuovi Black Bloc e militanti dei centri sociali. Dopo il risultato del voto di fiducia al governo, la mobilitazione è sfociata nella violenza.

Incappuciati, con il volto travisato da caschi, sciarpe e cappucci neri e scudi di gommapiuma, un gruppo di teppisti si sono posti così alla testa dei cortei devastando tutta la città. Molti di questi si sono armati nel corso della manifestazione raccogliendo sassi, sedie, transenne, bottiglie ed ogni oggetto li capitasse a tiro. Contro gli agenti delle forze dell'ordine, e i loro mezzi, hanno lanciato bombe carta, uova, petardi. Pietre contro i passanti. Hanno preso a sprangate alcuni finanzieri, rotto le vetrine di molti negozi e istituti bancari. Dato alle fiamme un blindato della guardia di finanza, un compattatore della nettezza urbana, quattro auto private, ed oltre una quindicina i cassonetti.

Inevitabili in questa guerriglia urbana i feriti: una quarantina. Di questi 22 sono stati portati in ospedale per escoriazioni, tagli e contusioni. Dodici persone sono state portate al S.Spirito, sette al Fatebenefratelli, due al Celio e una al Policlinico Umberto I. "La maggior parte dei feriti - spiega Livio De Angelis, direttore della centrale operativa dell'Ares 118 di Roma - sono stati medicati sul posto, altri sono invece stati portati negli ospedali del centro di Roma: il Fatebenefratelli all'isola Tiberina e il policlinico Umberto I. Ma - precisa il direttore dell'Ares 118 della capitale - anche chi è stato trasferito negli ospedali non ha riportato ferite gravi, semplici contusioni per i colpi ricevuti. Un poliziotto è stato colpito in testa da un sasso, ma è stato un colpo lieve". "Il nostro intervento - sottolinea De Angelis - si sta concentrando soprattutto nella zona vicino al Senato, a piazza Madama, a piazza delle Cinque Lune. Al momento - prosegue - possiamo dire che la situazione è sotto controllo".

"Il problema, semmai - conclude il direttore del 118 - è più che altro la difficoltà delle ambulanze a farsi strada in un centro storico praticamente bloccato. Non solo per rispondere alle chiamate che arrivano dalla zona degli scontri, ma anche per far fronte alle richieste dei cittadini".

FERMATI - I quarantuno manifestanti fermati, spiega in una nota la questura, sono provenienti da diverse province d`Italia tra cui Pisa, Genova, Orvieto, Todi, Chieti, Pescara, Forlì, Trento, Bari, Teramo, Napoli ed Asti e anche dalla Francia. I fermati sono stati bloccati in occasione dei diversi episodi violenti registrati a partire da questa mattina in diversi punti della città. In alcuni casi i manifestanti hanno utilizzato anche picconi e altri oggetti contundenti per danneggiare i veicoli blindati preposti a presidio delle sedi istituzionali. In Piazzale Flaminio, aggiunge la Questura, è stato anche lanciato liquido infiammabile sugli stessi mezzi delle Forze dell'ordine.
 

VIA DEL CORSO - Fumogeni, pietre, bastoni usati per assaltare tre blindati della Guardia di Finanza. Un gruppo di Black Bloc ha assaltato i blindati in via del Corso con dentro i finanzieri che sono accerchiati e vengono picchiati dai teppisti con mazze. Oggetto della furia dei teppisti anche un camioncino dell'Ama, azienda che si occupa della nettezza urbana. Le camionette della Guardia di finanza sono riuscite a sfuggire all'assalto e sono state oggetto del lancio di pietre, bottiglie, bastoni. Contro i mezzi i teppisti hanno scagliato anche sedie, transenne e cassonetti. In aiuto dei finanzieri sono arrivati polizia e carabinieri che hanno lanciato lacrimogeni. Lungo il percorso i teppisti incendiano cassonetti.

Una decina di giovani col volto coperto ha fatto anche irruzione negli uffici della protezione civile in via Ulpiano spaccando vetrate e lanciando uova; nessun ferito tra i dipendenti. Nel lancio di oggetti tra forze dell'ordine e manifestanti in via del Corso è rimasto leggermente ferito anche un cronista dell'Agi, colpito da una pietra al volto. A Porta del Popolo la polizia ha dovuto caricare per far indietreggiare i manifestanti impegnati, in una fitta sassaiola, fino al lungotevere. Il grosso del corteo si è spaccato: una parte è diretta verso il quartiere Flaminio, l'altra in direzione Prati. ''Mi sembra di stare in un film. Solo che qui ho avuto paura''. Cosi' una commessa di un negozio di abbigliamento in via del Corso ha commentato gli scontri di oggi. Attorno a lei altre colleghe scioccate per quello che hanno visto: ''Sembrava una guerra civile - ha aggiunto un'altra - ad un certo punto è arrivato del fumo e non riuscivamo a tenere aperti gli occhi''. Stesse scene anche nelle vie che circondano via del Corso, il salotto di Roma, le vie dello shopping.
 

VERSO IL SENATO - Durante il corteo diretto verso il Senato, si sono registrati scontri  a corso Rinascimento, nei pressi di Palazzo Madama. In testa al corteo si trovano alcuni manifestanti: i 'Black Bloc'. Questi hanno 'assalito' le forze dell'ordine schierate a protezione di Palazzo Madama. Lancio di bombe carta, bastoni, palloncini pieni di vernice ma anche sedie e tavolini prelevati dai bar nella zona circostante. Le forze dell'ordine hanno risposto effettuando una carica di alleggerimento, lanciando anche lacrimogeni, contro i manifestanti. Davanti al corteo a sbarrare la strada verso il Senato tre blindati della polizia. 

Dopo la carica a corso Rinascimento, un ragazzo con lo scudo sarebbe stato fermato dalle forze dell'ordine.Il grosso del corteo si è poi spostato su Corso Vittorio Emanuele, dove sono continuati a esplodere petardi. Il gruppetto di violenti, armati di sassi, catene dei motorini, una transenna ed altri oggetti, con piccole azioni rapide, su Corso Vittorio hanno inoltre preso di mira, danneggiandole, alcune banche. In frantumi le vetrine di due agenzie di Banca Intesa, della banca della Provincia dell'Aquila, hanno danneggiato telecamere, bancomat e vetrine di una filiale della banca di Roma in piazza San Pantaleo, e nella vetrina di una filiale di CariFirenze, spruzzata prima con della vernice, hanno conficcato un palo stradale divelto poco prima.

Il grosso del corteo è proseguito poi sul lungotevere scandendo 'Berlusconi dimissioni' e 'Abbiamo occupato le scuole, ora occuperemo tutte le città tanto non abbiamo niente da perdere'.

PALAZZO GRAZIOLI - Si sono registrati altri momenti di tensione. Si sono infatti staccati altri gruppetti di ragazzi  incappucciati che hanno lanciato bottiglie e petardi contro i blindati. Gli studenti hanno cercato di bloccarli, li hanno inseguiti e allontanati. Un giovane studente è stato ferito al volto probabilmente durante il lancio di bottiglie che i manifestanti hanno effettuato contro i mezzi blindati nei pressi di Palazzo Grazioli. Il ragazzo è stato soccorso da altri studenti e fatto allontanare dalla manifestazione.

IRONIA DURANTE LA MOBILITAZIONE - Durante la manifestazione non sono però mancati i momenti di ironia. I dimostranti hanno lanciato, visto che stiamo sotto le feste, pacchi dono davanti all’ingresso del dicastero e davanti al cordone delle forze dell’ordine che li stava aspettando. “Erano pacchi che ‘contenevano’ quanto il ministero ci ha tagliato - racconta uno studente - ovvero i soldi all’istruzione, alla cultura, allo sviluppo e al futuro del paese”. Il lungo serpentone, partito da piazza della Repubblica, ha quindi circondato il ministero “su tre lati”. Erano presenti molte scuole di Roma, occupate e in mobilitazione. La manifestazione e’ stata infatti organizzata dall’Unione degli studenti di Roma, i Collettivi studenteschi e le scuole in mobilitazione.
 

È partito invece dal Colosseo, direzione piazza Venezia, il corteo del cartello ‘Uniti contro la crisi', a cui partecipano anche la Fiom, i centri sociali, Action, l’Unione Inquilini, esponenti di Rifondazione Comunista e del partito Comunista dei lavoratori. "Sarà una manifestazione pacifica - spiega Maurizio Landini della Fiom - che si congiungerà alle manifestazioni degli studenti, perchè la difesa del lavoro e del sapere contro questo Governo vanno di pari passo".

 Fra i manifestanti, alcune migliaia, anche i movimenti aquilani: "Siamo una realtà simbolica - spiega Mattia Lolli del comitato ‘3 e 32’ - uno specchio dell’Italia, vittime dell’inganno di un grande miracolo, una ricostruzione che non è mai partita, e della gestione delle emergenze da parte della Protezione Civile che nasconde le speculazioni". Il corteo si ricongiungerà a piazza Venezia con i cortei degli studenti partiti dalla Sapienza (saecondo gli organizzatori 50mila) e da Romatre, per trovarsi di fronte un centro storico blindato. "Assedieremo i palazzi del potere - scandiscono tuttavia i manifestanti - e faremo azioni a sorpresa".

50 PULLMAN DI STUDENTI - Sono una cinquantina i pullman di studenti arrivati da tutta Italia per raggiungere i cortei romani, spiegano da Link-Coordinamento universitario. I piu’, 16, arrivano da Pisa. Se si tiene conto anche delle realta’ non universitarie che saranno in piazza, il conto sale a “80 pullman”. Lo spiegano i ragazzi davanti alla Sapienza, da dove sta per partire uno dei cortei piu’ importanti di oggi nella Capitale.