Roma, 15 luglio 2010 - Restano in carcere Flavio Carboni e Pasquale Lombardi, arrestati giovedì scorso assieme al costruttore Arcangelo Martino per associazione per delinquere finalizzata alla violazione della legge Anselmi sulle società segrete. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Roma (presidente Guglielmo Muntoni) che ha respinto il ricorso presentato dai difensori

 

IL CSM TRASFERISCE MARRA - Fare luce sui magistrati coinvolti nell’inchiesta penale sull’eolico avviata dalla procura di Roma. La prima commissione del Csm e la procura generale della cassazione hanno infatti aperto due indagini parallele. A palazzo dei Marescialli la prima commissione del Csm ha avviato la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale del presidente della Corte d’Appello di Milano, Alfonso Marra. La Commissione ha anche deciso di chiedere alla Procura di Roma un’informativa sugli altri magistrati coinvolti, come il capo dell’Ispettorato di Via Arenula, Arcibaldo Miller, e l’ex avvocato generale della Cassazione, Antonio Martone, anche per sapere se i magistrati della capitale abbiano già inviato atti ai titolari dell’azione disciplinare.

 

Il Pg di Cassazione Vitaliano Esposito dal canto suo comunica in una nota che ha avviato un’indagine disciplinare nei confronti dei magistrati coinvolti nell’inchiesta. La Procura generale della Corte di Cassazione - riferisce infatti una nota - ha avviato, lunedì scorso, "una indagine di natura disciplinare" sui magistrati coinvolti nell'inchiesta "con riferimento ai fatti emergenti dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti di Flavio Carboni".

 

"Sono contento che il Csm abbia aperto la procedura così si chiarirà la mia posizione", ha detto Alfonso Marra. "Sono tranquillo - ha aggiunto -, io non c’entro niente in questa vicenda". Le parole del presidente della Corte d’appello di Milano si riferiscono anche alla richiesta dell’Anm che ha invitato i magistrati implicati nel caso a dimettersi, invito che Marra ha respinto affermando appunto la sua estraneità alla vicenda.