Milano, 11 febbraio 2010 - È stato arrestato a Milano Camillo Milko Pennisi, consigliere comunale e presidente della commissione Sviluppo del territorio. L’esponente del pdl è accusato di concussione. L’arresto è stato eseguito dagli uomini della Guardia di Finanza su ordine dei Pm Tiziana Siciliano e Grazia Pradella.

Milko Pennisi è stato arrestato in flagranza di reato mentre incassava 5mila euro: secondo l’accusa la seconda tranche di una tangente da 10mila euro per lavori nel settore edile.

Pennisi è stato bloccato dagli uomini della Gdf mentre incassava la tangente proprio davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. L’inchiesta è nata dalla denuncia dell’imprenditore concusso e riguarda la costruzione di un edificio nel quartiere della Bovisa, alla periferia cittadina. Dopo aver pagato la prima tranche, l’imprenditore, alla richiesta del secondo pagamento, lunedì scorso, ha denunciato il fatto ed è scattata quindi oggi ‘la trappola'.


I finanzieri hanno infatti aspettato che venisse effettuato il pagamento e sono intervenuti. L’esponente del Pdl, nato a Mondovi nel 1962, si è trasferito presto a Milano con la famiglia. Dal 1995 al 1997 è stato Consigliere Provinciale a Milano. Nel 1997 è stato invece eletto in Comune per diventare poi presidente della Commissione Consiliare Commercio, Turismo e Moda. Rieletto è andato a dirigere la Commissione urbanistica.

 

La prima tranche della tangente da 10 mila euro versata da un imprenditore a Milko Pennisi, il consigliere comunale del Pdl arrestato oggi, è stata pagata circa due mesi fa. L’imprenditore, che opera nel settore edile, non è milanese ma aveva nel capoluogo lombardo un affare immobiliare in zona Bovisa.

Per quanto riguarda eventuali complicità nel comune di Milano, un investigatore si limita ad affermare che "è prematuro" parlarne, anche se, a quanto si è appreso, ci sarebbero altri indagati. Importante, in questo senso, è l’interrogatorio a cui i pm stanno sottoponendo Pennisi. Il ruolo di quest’ultimo sarebbe stato quello di fornire, nella veste di presidente della commissione sviluppo e territorio, un parere per sbloccare la pratica a cui era interessato l’immobiliarista. Un parere che, in questi casi, è obbligatorio, anche se non vincolante, ma che tuttavia, nel caso in cui sia positivo, orienta la pratica verso uno scenario favorevole all’imprenditore.

 

Nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto del consigliere comunale di Milano, Milko Pennisi, è indagata anche la sua segretaria.


La vicenda riguarda una complessa pratica edilizia relativa ad una società immobiliare interessata a un progetto di ristrutturazione a Milano, il cui iter è fermo da alcuni anni negli uffici del capoluogo lombardo. Pochi giorni dopo l’ultimo sollecito trasmesso alla fine del settembre scorso all’amministrazione comunale, M.B., rappresentante legale della società, è stato personalmente contattato dalla segretaria del consigliere comunale. Dopo alcuni colloqui telefonici tra l’imprenditore e la segretaria e Pennisi, quest’ultimo ha paventato alla vittima l’impossibilità che la pratica andasse a buon fine, se non versando una tangente.


Nel novembre scorso, M.B., poco prima che si svolgesse la seduta della commissione consiliare Sviluppo del territorio, è stato convinto dal politico a pagare 5.000 euro in contanti, con l’impegno di pagarne altrettanti in seguito. La consegna in banconote della tangente, nascosta in un pacchetto di sigarette, è avvenuta nel centro di Milano, tra via Montenapoleone e via Manzoni, nelle mani di Pennisi e della segretaria. L’episodio è stato videoregistrato dalla vittima.


Dopo l’esito positivo della seduta consiliare, M.B. è stato contattato più volte telefonicamente, nei mesi successivi, per il versamento della seconda tranche.
Il resto è storia di pochi giorni fa. Lunedì M.B. Ha denunciato l’accaduto alla procura di Milano e si è accordato con le forze dell’ordine perchè lo seguissero nell’incontro con Pennisi, in cui era prevista la consegna della seconda parte della tangente.