{{IMG_SX}}Roma, 17 luglio 2008  - Per la prima volta nella storia, tutti i sindacati delle Forze di Polizia e Cocer dell'intero Comparto sicurezza e difesa, in rappresentanza dei 500.000 operatori della sicurezza e della difesa italiani, protestano in piazza contro l'operato del Governo. Infatti, con il recente Decreto Legge nr. 112 emanato il 25 giugno scorso riguardante la manovra correttiva del bilancio dello Stato per il triennio 2009/2011, "sono state assunte decisioni che pongono a rischio la possibilità di continuare a mantenere livelli accettabili di sicurezza e di tutela per i cittadini".


I sindacati delle forze di polizia e i Cocer protestano
perchè sono stati previsti tagli nel triennio per oltre tre miliardi di euro sui capitoli di spesa della sicurezza e della difesa delle Amministrazioni dello Stato. Questi «tagli» -spiegano in un volantino comune - impediranno l'acquisto di autovetture, di mezzi, di strumenti utili per svolgere il servizio nonchè la possibilità di avere risorse sufficienti e necessarie per le attività addestrative, per i corsi di formazione, per rinnovare le armi in dotazione, per l'acquisto di munizioni, delle divise e per la ordinaria manutenzione degli uffici e delle infrastrutture, in particolare quelle di accesso al pubblico, che diventeranno sempre più fatiscenti.

 

LE OPPOSIZIONI

Opposizioni unite nel merito, la protesta contro i tagli al comparto sicurezza, ma separate quantomeno nella forma, visto che i tre leader che la rappresentano arrivano in piazza Montecitorio ad intervalli di un quarto d'ora l'uno dall'altro: prima Di Pietro, poi Veltroni e quindi Casini, è il cerimoniale del mini-sicurezza day organizzato dalle sigle sindacali delle forze di polizia che contestano la manovra.


Equa ed entusiasta l'accoglienza, con sintetico scambio di problematiche da parte dei manifestanti e di controproposte da parte degli ospiti politici. Condividono il forte scetticismo sul dietrofront annunciato da Berlusconi, ma Walter, Tonino e Pier arrivano ciascuno per conto suo nella piazzetta davanti alla Camera e allo stesso modo se ne vanno, accompagnati dalle rispettive delegazioni.

 

VELTRONI: DAL GOVERNO SOLO CHIACCHIERE SU SICUREZZA

 Il Governo Berlusconi sulla sicurezza fino ad oggi ha fatto solo chiacchiere da campagna elettorale. Lo dice il segertario del Pd, Walter Veltroni, in piazza Montecitorio, dove oggi si è unito alla protesta dei sindacati di polizia, Cocer e Vigili del fuoco contro i tagli contenuti nella manovra economica.
"Ieri il Governo ha approvato il decreto sicurezza e oggi esaminiamo una manovra che contiene tagli alla sicurezza. Questo è un paradosso", ha detto Veltroni.

"Se i tagli fossero confermati vuol dire che quelle sulla sicurezza erano solo chiacchiere da campagna elettorale. Il presidente del Consiglio annuncia ripristini, vediamo se ci saranno. Se così fosse vorrebbe dire che la nostra battaglia è stata vinta".


 

DI PIETRO: LA SOLITA POLITICA A DUE FACCE

"Dal governo la solita politica delle due facce: mentre a parole promette più sicurezza ai cittadini, in Parlamento procede in direzione opposta tagliando i fondi alle forze dell'ordine, ai vigili del fuoco e alle forze armate", afferma il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, che ribadisce il pieno sostegno ai sindacati delle forze dell'ordine che oggi sono in piazza a protestare.


"Si riduce il personale -continua Di Pietro-, si bloccano le assunzioni, si fanno pesanti tagli strutturali, si riducono i fondi destinati al ministero degli interni e della difesa per un totale di 3,2 miliardi di euro: altro che sicurezza dei cittadini. Parliamo di servitori dello Stato, di persone che ogni giorno, con coraggio, mettono a repentaglio la propria vita per garantire l'incolumità ai cittadini che non può certo essere garantita tagliando risorse economiche a queste categorie".

 

CASINI: TAGLI A SICUREZZA CI SONO E RILEVANTISSIMI

Il leader dell'Udc si unisce alla protesta dei sindacati di polizia e dei Cocer in piazza Montecitorio e invita il governo a "fare uno sforzo, e trovare tra le pieghe di bilancio le risorse per le forze dell'ordine, che è la condizione per condurre la lotta contro la criminalità. Se no, sono solo chiacchiere".


"Mesi fa - ha ricordato Casini - abbiamo preso parte ad una analoga manifestazione contro il governo Prodi, oggi con il governo Berlusconi ci sono gli stessi problemi. Siamo molto rammaricati, non si può fare una politica di sicurezza tagliando i fondi alle forze dell'ordine. Ci auguriamo che Berlusconi trovi i soldi, per ora i tagli ci sono e sono rilevantissimi".

 

 

LA RISPOSTA DEL PREMIER

"Non c'è stato nessun taglio" sulla sicurezza. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, rispondendo a margine di un convegno organizzato dalla Fondazione Medidea di Giuseppe Pisanu, a chi gli chiedeva delle manifestazioni in programma per oggi per protestare contro i tagli alla sicurezza.