{{IMG_SX}}Levico (Trento), 22 giugno 2008 - Con il tasso di inflazione programmata all'1,7%, stante l'inflazione reale, "un salario di 25mila euro perderebbe mille euro nel biennio". La stima è del leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che ha parlato a margine della manifestazione nazionale della Cisl in corso a Levico.


Epifani ha sottolineato che "se al terzo anno dovesse continuare così si raggiungerebbe una cifra vicina a 1500 euro". Secondo Epifani, "con questo tasso di inflazione programmata il governo fa la scelta di abbassare esplicitamente il potere d'acquisto di lavoratori e pensionati. Se a questo si unisce il fatto che non c'è restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti il governo sceglie la strada di ridurre i salari e peggiorare le condizioni dei lavoratori".

 

Epifani concorda con il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, sul fatto che il tasso di inflazione programmata previsto nel documento di programmazione economica e finanziaria, "attenta" alla trattativa in corso tra Confindustria e sindacati sulla riforma del modello contrattuale. "Attenta in questo senso - spiega Epifani - che siccome è una interferenza così come la deregolamentazione del mercato del lavoro di Sacconi, è evidente che, se Confindustria dovesse assumere come spinta per le proprie posizioni queste politiche renderebbe assolutamente impervio il confronto".

 

Cambia il discorso "se Confindustria volesse praticare realmente quello che ha detto di voler fare, ovvero l'autonomia, allora - sottolinea il leader della Cgil - il negoziato potrebbe avere un altro esito, ma questo significa assumere le proposte del sindacato".

 

IL 'CROCIATO' SACCONI

Sui continui attacchi alla Cgil, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, "ha un atteggiamento da crociato del quale non si avverte assolutamente il bisogno". Lo ha affermato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, a margine della Festa della Cisl.
"Così facendo - ha aggiunto Epifani - assume un contorno ideologico proprio nel momento in cui ci sono problemi sociali così rilevanti. Bisogna avere invece la concretezza per poterli affrontare".