{{IMG_SX}}Roma, 19 giugno 2008 - Il governo ritorna ancora sotto nelle votazioni sul decreto sull'emergenza rifiuti in Campania: la Lega a Montecitorio ha votato di nuovo con l'opposizione in favore dell'emendamento presentato da Sergio Piffari dell'Idv.

L'emendamento di Piffari riguarda la stabilizzazione dei precari al 31 dicembre del 2009 e introduce l'obbligo del concorso pubblico per le assunzioni a tempo determinato del dipartimento della Protezione civile relative all'emergenza rifiuti.

Il governo, nell'aula di Montecitorio, e' stato battuto su un emendamento dell'Idv con 253 si' e 212 no. La seconda sconfitta della maggioranza, oggi, arriva grazie ai voti del Carroccio che si sono uniti a quelli dell'opposizione. In realta', anche due esponenti dell'Mpa hanno contribuito alla battuta d'arresto sul decreto sui rifiuti.

L'Aula decide di sospendere la seduta per cinque minuti, per poi riprendere con interpellanze urgenti e non piu' con il decreto sull'emergenza rifiuti in Campania. Ma prima il presidente dell'Assemblea di Montecitorio concede la parola a Amedeo Laboccetta del Pdl. Il decreto sull'emergenza rifiuti ritorna, pertanto, in Aula martedi'.


 

 

RIFIUTI, IL GOVERNO VA SOTTO, FINI ANNULLA LA VOTAZIONE

 

 Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha annunciato all'aula di Montecitorio l'annullamento della votazione dell'emendamento Udc sul decreto rifiuti, che aveva visto la maggioranza battuta.


Richiamandosi a sette precedenti di passate legislature
, Fini ha sottolineato che la decisione è stata assunta in seguito a un errore materiale: "L'annullamento della votazione numero 33 - ha spiegato Fini - è un dato di fatto incontestabile, nel senso in cui il testo su cui incideva l'emendamento era già stato soppresso da una precedente deliberazione dell'Assemblea e dunque il medesimo emendamento era stato posto erroneamente in votazione. Non si tratta quindi di un ripensamento circa l'emendamento, in ragione dell'esito della votazione, perché in questo caso si tratterebbe, in effetti, di un brutto precedente, ma unicamente della presa d'atto di un errore materiale, che credo non possa essere addebitato ad alcuno".

 

GOVERNO BATTUTO

Il voto in aula, nel corso della mattinata, era giunto a sorpresa: sul tabellone, l'emendamento Udc passa con 274 si' a fronte di 224 no. Uno scarto notevole. E' la Lega che fa la differenza, per dare "un segnale politico" alla maggioranza. A scorrere il tabulato, infatti, spiccano nel gruppone dei si' ben 38 deputati del Carroccio (11 hanno votato no), oltre a un lombardiano dell'Mpa.

Insomma, stavolta le assenze non c'entrano. Anzi, i banchi vuoti stavolta erano piu' visibili tra l'opposizione. E del resto, ragionando in percentuale, se all'Udc mancava ben il 20% dei deputati, al Pd il 14% e all'Idv il 10%, sul fronte della maggioranza il Pdl vanta solo il 9% di assenze e la Lega il 5%.

Dunque, un "segnale politico". Spiega Paolo Grimoldi: "Vogliamo che sia approvato il nostro emendamento che permette il recupero delle risorse da parte dello Stato a valersi sui comuni inadempienti nella raccolta dei rifiuti". Una proposta sulla quale gli alleati hanno fatto marcia indietro: "Ci era stato detto che sarebbe stato dato parere favorevole e invece-rileva Guido Dussin non e' stato cosi'"
 

 L'emendamento riguarda in particolare gli stoccaggi e cancella la possibilita' che la parte dei rifiuti urbani non compostata, il Cdr e quelli prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, vengano depositati in piazzole di deposito temporaneo in attesa dello smaltimento.